Il mito dell'industria 1399 rigorosa applicazione dei propri principi non avrebbe, su terreno strettame11te industriale, potuto consentire. Qu:ile è la chiave del paradosso? Senza qui entrare in dettagli, Perroux spiega che l'origine di questa situazione di concorrenza da un · lato e < li somiglianza dall'altro sta nel fatto che i due diversi sistemi americano e sovietico sono entrambi regimi a completo predominio dell'attività industriale. Se per l'America si poteva pensare che l'origine delle sue contraddizioni risiedesse nel sistema capitalistico in quanto tale, dall'esame dell'URSS si può dedurre, al contrario che le sue caratteristiche e le sue contraddizioni so110 « quelle di uno Stato-Partito e di un'economia· che lancia, che crea una società industriale e niente affatto quelle di una società e di un'economia che supera le contradd~·- zioni di una società industriale>> (I, p. 132-133). Il grande esperimento sovietico pare ci dica, dunque, che la diagnosi del male del nostro tempo, identificato nel sistema capitalistico, rimandi ad una malattia ancora piu profonda, e presente sotto qualsiasi sistema essa appaia : l'industrializzazione intesa e praticata come scopo preliminare e fondamentale di una società. Una volta imboccata la strada unilaterale ed esclusiva dell'industria, essa procede con una sua inesorabile logica interna cui tutto viene via via~sacrificato: cosf le libertà democratiche americane, cosi gli intenti rivoluzionari sovietici. L'industria, in quanto tale, crea un suo sistema di potere autocratico e centralistico, indipendentemente dal sistema politico ed economico in cui è inserita. « La tecnica contemporanea separa, qui e là [in America e in Russia], le élites di governo e le élites di sostegno, dal livello del piu faticoso e piu banale lavoro esecutivo. , La differenza resta radicale secondo la natura del potere di disporre di mezzi di produzione. Cosi l'analisi economica dissolve lo slogan della democrazia tradizionale funzionante a beneficio di tutti e lo slogan della democrazia popolare funzionante a beneficio del proletariato » (I, p. 183). Ma l'analisi si fa ancora piu ·grave qualora si constati che queste società industrializzate moderne non solo hanno mancato al loro compito di creare i modelli di società che si erano proposti, ma hanno mancato anche al loro sp~cifico compito di industrializzazione mantenendo, accanto a zone ipertroficamente sviluppat~, zone depresse e sottosviluppate in preda al bisogno bruto ed agli sconvolgimenti biologici elementari. Malgrado gli innegabili successi, i due grandi sistemi contrapposti bruciano ogni giorno enormi possibilità ed enormi ricchezze nello spreco interno di uomini e di beni e nella tensione internazionale e bellica che hanno creato. Biblioteca Gino Branco
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