Roberto Gui'ducci L'uomo è giunto al livello attuale attraverso una faticosa vicenda, che troppo frettolosamente la filosofi.a idealistica ha voluto ·chiamare storia, in cui, pur passando per orrende stragi e disastri, ciò che lo salvava non era già una scelta storica consapevole, ma l'esserne ancora preservato proprio dall'appartenenza ad un ciclo biologico dove il destino della sopravvivenza della specie non era affatto affidato alla decisione della specie stessa. Oggi che la stessa sopravvivenza biologica è, per la prima volta, nelle sue mani, nulla può piu garantire l'uomo se non il responsabile controllo di sé, nulla lo può preservare dall'annientamento se non la volontà deliberata e predeterminata di evitarlo. Dove, dunque, e come rompere il cerchio? Non dall'interno, chiarisce Wright Mills. « Per infrangere il monopolio dei poteri attuali, diretti alla terza guerra mondiale, occorre infrangere prima il monopolio delle idee. Se nemmeno si formulano idee davvero indipendenti, se non si pongono autentiche alternative, noi restiamo, scioccamente, nella trappola che ci hanno apparecchiato quelli che oggi stanno al vertice )). « Essi chiamano " costruttivo " quel che va bene per loro, ma in realtà non esce nessuna via costruttiva dal loro fallimento. Pensamento costruttivo, per loro, significa ficcare sempre piu la testa nel loro sacco. Troppi di noi lo han già fatto ... >). « Il primo compito ... deve essere decisamente e completamente non costruttivo. Infatti costruire entro la struttura -generale d'oggi significa dare il proprio consenso al perpetuarsi proprio di ciò che stiamo combattendo)> (p. 160-161). I primi « idola )) da distruggere sono; quindi, quelli del « realismo » e della « concretezza )>. « La sostanza della politica è oggi la lotta fra uomini parimenti bravi ad individuare quale sia il concreto passo successivo da co~piere (la somma dei ·passi successivi è poi la spinta della guerra)>) (p. 105). Tutto avviene sotto il segno o, meglio, il ricatto del realismo: l'intellettuale, nell'illusione di aggiungere una parola al silenzio delle mille parole dist~rte dei grandi mezzi di comunicazion~ di massa, vi accede autocensurandosi per esservi ammesso, con ciò confermando proprio con quella unica parola detta il silenzio di tutte le altre; il fisico che, credendo di poter controllare il sistema partecipandovi, accetta la militarizzazione delle scienze e il segreto bellico, svuotando con questo la scienza del suo senso e del suo scopo precisamente nel momento in cui la porta a scoperte mai cosf grandiosamente realizzate; il chimico ed il biologo che, per intensificare ed accelerare gli studi a favore dell'uomo, pensa di s_fruttare i formidabili mezzi messi a disp(?sizione dell'apparato di pot~nza, e vi resta prigioniero e si trova a creare mai visti strumenti di distruzione collettiva. BibliotecaGino Bianco.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==