Passato e Presente - anno II - n. 10 - lug.-ago. 1959

Il mito dell'industria la storia implica mezzi cosi straordinariamente potenti che sarebbe stato impossibile che andassero disgiunti dalla facoltà di non farla o annullarla. E' la misura moderna di quello che da sempre si è chiamato il prezzo della libertà. Se, in linea teorica, gli uomini sono, oggi, liberi di fare la storia, questa possibilità è concentrata in pratica soltanto nelle mani di ristrettissime élites del potere. Le élites, per essere riconosciute tali, non possono, tuttavia, presentarsi come legislatrici della storia in prima persona, perché il riconoscimento di una simile facoltà sarebbe ben presto oggetto di rivendi~azione di gruppi e strati e classi sempre più vasti. Le élites devono agire come se non fossero che l'esecutivo di un potere legislativo al di sopra e al di fuori di loro: il potere delle leggi oggettive della storia. · 3. Impotenza delle élites e impotenza della società di massa. · Wright Mills accusa le élites di detenere tutto il potere di fare la storia, e di non farla; di essere colpevoli non tanto per le decisioni che prendono, quanto per quelle che non si decidono a prendere. Ma forse con questa formulazione si rischia di scambiare gli effetti come cause. Si potrebbe dire piuttosto, che le élites sono impotenti a dirigere razionalmente la storia, perché il loro problema di fondo è soltanto quello di far continuare la storia delle élites, e che precisamente questo è il primo atto per non fare la storia, da cui scendono tutti gli altri. E da cui scende, questa volta si, la loro responsabilità. Il prezzo della permanenza al potere delle élites è, come benissimo chiarisce Wright Mills, la società di massa. In essa ogni capacità deliberativa è negata: la maggior parte degli uomini non può entrare in m~rito a qu~lsiasi questione politica di fondo ed è sottoposta, a titolo compensativo, ad una pioggia costante e inesorabile di notizie eversive ed· evasive attraverso i grandi _mezzi di formazione dell'opinione pubblica. Il risultato è che, come precisa W right Mills, « in America e in Russia, in modi diversi, ma spesso convergenti, noi assistiamo impassibili all'ascesa del lieto automa, dell'idiota tecnologièo, del realista a breve scadenza. Tutti questi tipi incarnano un ethos comune : razionalità senza ragione ». Le élites, per mantenere incontrastato e i~1sindacato il loro potere, creano la società di ,massa, ma, una volta creatala, sono a loro volta costretti e condizionati da essa. Anche supposto, ma non concesso, che le élites si rendano conto dell'attuale situazione, e come tale situazione Biblioteca Gino Bianco

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