Le autonomie e lo Stato 1375 ne colgono il sapore di protesta ( « dare fastidio » al governo), senza riuscire a_destrarne proposte costruttive. Due aspetti sembrano da rilevare, nei quali l'azione a livello delle autonomie locali e regionali può trovare esplicazione e respiro. Il primo è ·quello di interventi di natura economica, con finalità produttivistica e antimonopolistica, che la legislazione vigente consente, sulla carta almeno, in larga· misura. Il secondo è dato dalla possibilità di svolgere, ~ntorno alle diverse amministrazioni, un'opera di avvicinamento diretto dei problemi delle categorie interessate, favorendo situazioni che rompano la cristallizzazione tra· i partiti, l'assolutismo prefettizio, il pregiu- . dizio anticomunista e antisocialista, l'intimidazione relig1osa: contribuendo insomma a rimettere in moto in senso democratico, dal basso, la cappa di immobilismo che grava sul paese. 3. Municipalizzazioni, e poteri di intervento economico degli enti locali. La leggè sulle municipalizzazioni, fatta approvare da Giolitti nel 1903, fu un avvenimento democratico di grande portata. E non tanto per le speranze di « socialismo municipale » che suscitò in certi ambienti, ma in primo luogo per la sua capacità di suscitare energie popolari periferiche (anche attraverso il previsto istituto del referendum) e di disegnare un decentramento del sistema amministrativo : e, inoltre, per le reali trasformazioni economiche cui apr1 la strada. Si era in un periodo di coerente sforzo per togliere ai gruppi privati la proprietà dei maggiori servizi pubblici, al fine di facilitare la .espansione nei grandi settori produttivi al di fuori di determinate stroz- ~ zature, eliminare la ingerenza di capitale straniero in zone di facile speculazione, favorire una razionalizzazione delle sottostrutture. E come lo Stato assumeva su di sé la gestione ferroviaria, cos1si autorizzavano i comuni a riscattare concessioni a società di trasporti, di illuminazione, di telefoni, di acque, ad assumere direttamente questi servizi, ed anche - attraverso leggi successive - a intervenire in funzioni calmieratrici · nell'attività edilizia, negli approvigionamenti, e via dicendo. Alla legislazione corrisposero realizzazioni importanti, che fanno tornare alla mente i nomi di sindaci socialisti e radic.ali di grandi città : Caldara, Zanardi, Nathan. Esse furono tra le componenti di quella spinta allo sviluppo economico e miglioramento civile, che caratterizzò i primi anni del nostro secolo. . I poteri di intervento. economico conferiti ai comuni cinquant'anni .... . Biblioteca Gino Bi-anco
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