Marie Lançoise Lanfant Il Centre national de là recherche scientifique, riorganizzato nel 1945 « per sviluppare, orientare e coordinare le ricerche scientifiche di ogni ordine)), rappresenta l'organismo piu importante di ricerca fondamentale. Esso attualmente riunisce circa 3000 ricercatori. Nel 1957 il Rapporto sulla ri-- cerca scientifica e il progresso tecnico i1ndicava un effettivo di 2.100 ricercatori in scienze esatte e 694 in scienze umane, cioè un po' piu di uno a tre. Quanto al bilancio stanziato per le scienze umane, esso rappresenta circa il 25% del bilancio del C.N.R.S. Non abbiamo potuto stabilire la parte che tocca alla sociologia in questa percentuale. Organismo nazionale, il Centre national de la recherche scientifique gode di autonomia finanziaria e di una grande libertà di decisioni. I suoi ricercatori sono assunti su pre-- - sentazione di un progetto di ricerca che viene esaminato ogni anno da una commissione formata da quindici professori. Il prestigio dr cui gode il C.N.R.S. nel campo scientifico e soprattutto le condizioni di autonomia nelle quali il ricercatore può di norma lavorare, attirano molti aspiranti. L'ac-- cesso al C.N .R.S. è dunque difficile, tanto piu che i posti sono rari. L'Ecole pratique des hautes études è un'istituzione del tutto indipen- . dente dell'Università, fondata durante il Secondo impero. Il suo scopo è duplice: perrnettere a coloro che non dispongono di diplomi universitari di seguire un insegnamento superiore gratuito e sviluppare le nuove discipline il cui nome non figura nei programmi universitari. Nel 1946 venne creata, per incitamento di L. Febvre, una sesta sezione di scienze economiche e sociali, che è diretta attualmente da F. Braudel. Questa sezione riunisce sociologi noti nei campj piu diversi: sociologia del lavoro, sociologia dell'Africa nera, sociologia dell'Africa del nord, della Cina, dell'U .R.S.S., dell'Asia del sud. L'Eco/e pratique des hautes études è sovvenzionata dal ministero della educazione nazionale ma non dispone di un bilancio autonomo. Le attività di ricerca, che si svolgono parallelamente all'insegnamento, ven- .go!}o pagate per vacazioni, e perciò non sono inserite nel bilancio ufficiale. L'istituzionalizzazione di questi centri di ricerche è all'ordine del giorno ma pone problemi di riforma di struttura c~e ne ritardano la scadenza. Ecco un esempio della inadattibilità di un sistema àmministrativo tradizionale alle esigenze di queste nuove discipline. Infine l'Università comprende anch'essa dei laboratori di ricerca, posti sotto la direzione dei professori d'università. Non esiste un laboratorio per sociologia. L'azione dell'università in questo campo è limitata alla direzione delle tesi di dottorato. Tuttavia la creazione, quest'anno, di un terzo ciclo di scienze umane,· per il quale è previsto un sistema di borse, testimonia la volontà dell'università di tenere il proprio posto nello sviluppo della ricerca. Altri ministeri hanno preso l'iniziativa di creare centri di ricerca o di sovvenzionarli, soprattutto con lo scopo di orientare le decisioni governative. Per esempio, il ministero del lavoro controlla l'Institut des sciences sociales du travail' in accordo con l'università di Parigi. L'Office de recherBiblioteca Gino Bianco
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