Passato e Presente - anno II - n. 10 - lug.-ago. 1959

L'organizzazione della ricerca 1359 cora da precisare, sono una inchiesta sui quadri industriali medii a Napoli, e infine una vasta indagine sul sottoproletariato napoletano. I limiti di un simile tipo di ricerca (poiché è chiaro che non si può qui, né si vuole, entrare in disamine specifiche) sono connessi in cosf alta misura alla peculiarità strutturale del gruppo e all'orientamento della ricerca, che esclude ogni lavoro di équipe, che appare persino superfluo il ritornarvi sopra. Nella aprogrammaticità ·della ricerca stessa sta, ci pare; il carattere negativo di fondo, sul quale quindi verte la sostanza delle nostre riserve di ordine metodologico. Proprio alla luce di queste considerazioni, merita qui di accennare ad una istituzione (sorta troppo di recente perché si possa farne la storia, o dare un bilancio delle sue attività), il cui inserimento nell'ambiente culturale e professionale napoletano, e piu in genere meridionale, è da • • seguire con interesse. Il « Centro studi per la pianificazione urbana e rurale», costituito verso la fine dello scorso anno presso la Facoltà di ingegneria dell'Università di Napoli, si propone tra l'altro la formazione di quadri altamente qualificati tanto sul piano tecnico, che su quello piu ampiamente culturale, capaci di rispondere a quella che è oggi una precisa « richiesta » sociale.- EYidentemente, è troppo presto per giudicare dei risultati delle molte iniziative, tanto divulgative (come il ciclo di conferenze) quanto specialistiche (come le riunioni del Seminario, alle quali hanno sinora partecipato, coi propri assistenti e collaboratori, il prof. Rossi Doria, Francesco Compagna, il sociologo statunitense Howley, e naturalmente il pro ... fessor Beguinot, direttore del centro stesso). Tuttavia, siamo _senz'altro in presenza di un inserimento vivo sia al livello universitario, che su di un piano piu vasto; e i legami che anche tramite il « Centro >> si sono stabiliti tra Scuole diverse o gruppi di ricercatori, testimoniano un impegno consapevole. Anche per ciò, sembra lecito attendersi da questa istituzione il contributo di una ricerca (è il caso di dirlo) pianificata; cioè con obbiettivi, programmi di graduazione e continuità ben definiti, anche se flessibili. Contributo necessario, poiché evidentemente non basta sfatare il duplice . · .mito della ruralità, o fare giustizia di talun~ immagini del Mezzogiorno divenute oggi esse stesse, assurdamente, oleografiche : a tutto questo bi- . sogna ben sostituire qualcosa, e possibilmente un quadro rappresentativo della realtà meridionale. MARIALUISA ScALVINI Biblioteca Gino 8-ianco

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