Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

La società polacca 1201 cora caratteristiche artigianal1, che ne distinguevano l'aspetto sociale; inoltre, anche come numero, in quell'epoca, questo tipo di personale specializzato era limitato e non esercitava sulla produzione un ruolo decisivo. Da allora però, notava Tymowski, questo rapporto è radicalmente cambiato: se nel 1880, ad esempio, si calcolava che negli Stati Uniti vi fossero 50 ingegneri e tecnici per 1000 operai, nel 1949 se ne contavano già 259 per 1000, e attualmente, in una serie di settori dove si è accentuato il processo di ammodernamento tecnologico, la proporzione dei tecnici si è ancora più elevata (487 per mille nell'industria chimica, 393 per mille in quella metallurgica). Nell'Unione Sovietica, nel 1954, i da~i corrispondenti rivelavano per tutta l'industria un rapporto di 351 tecnici per mille operai'. Tutto ciò dimostra che si è avuto un mutamepto decisivo nel rapporto numerico (quantità) e nel rapporto sociale (qualità), con l'accertata tendenza verso la scomparsa dei confini esistenti fra le due categorie. Oggi l'ingegnere e il tecnico tendono a perdere la funzione di semplici « rappresentanti » della direzione dell'impresa, e tendono invece ad acquistare quella, loro predestinàta dallo sviluppo scientifico, di « produttori » sempre ·piu qualificati, come « produttori » ~empre piu qualificati tendono a divenire strati sempre piu larghi della vecchia classe operaia manuale di tipo tradizionale. Un problema questo, aggiungeva Wlodzimie.rz Sokorski, presidente della Radio polacca 1 , che avrà profonde ripercussioni, specie col procedere dell'automàzione, tanto nei paesi sociali~ti che in quelli èapitalistici; e tanto piu assurdo, · notava Sokorski, è in tali condizio~i il condurre una lotta ostinata contro «dogmatici>> e « revisionisti>> (per quanto giusta essa sia) se questa lotta si limita a una serie di contrapposizioni negative senza un contemporaneo sforzo di ricerca per formulare nuove idee e interpretazioni sullo stato attuale _dell'economia e sulle sue tendenze (tanto per quanto riguarda il capitalismo che per quanto riguarda il socialismo). Basandosi sull'identico ragion~~ento Felicjan Gabryelewicz, ingegnere, membro del Consiglio superiore dell'Organizzazione tecnica centrale 2 , dichiarava che il partito non deve-esagerare i pericoli che attribuisce alla composizione dei c~nsigli operai se in essi viene a mancare il rapporto di due terzi in favore dei lavoratori manuali (la legge stabilisce appunto questo rapporto per gli « operai » dando a tale termine il significato tradizionale). Stanno infatti riducendosi i confini fra te~- .nico e operaio nell'jridustria moderna, argomentava Gabryelewicz, ed 1 Ancora su « Nowe Drogi » n. 7 del '58. 2 Su « Autonomia Operaia» n. 10, dell'ottobre '58. 77 Biblioteca Gino Bianco

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