Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

I19i> Luciano Vasconi lare l'attività economica e finanziaria dell'impresa; questo controllo si estende dai bilanci e rendiconti agli indici del piano e agli investimenti, dalla ripartizione dei fondi d'impresa (con facoltà di decisione per quanto riguarda la parte riservata al personale) ai salari, dai problemi della· mano d'opera (assunzioni e licenziamenti) ai regolamenti di lavoro e alle norme di sicurezza. Questi diritti sono riconosciuti nel nuovo progetto di legge che sostituirà il decreto del '56 e che andrà presto in · vigore, non appena ricevuta la sanzione della Dieta. Il progetto, però, contiene anche (a parte la differenza fondamentale col decreto sui consigli operai che parlava di diretta amministrazione, e cioè gestione) delle clausole negative, e la piu pericolosa e grave di esse é nel principio che l'autonomia operaia può funzionare senza i consigli operai, i quali « possono >> essere eletti là dov_emancano ma la loro creazione non è obbligatoria. Questo aspetto della tesi « gomulkiana )), contenuto nel progetto di legge, ha l'effetto di sminuire la portata dei consigli operai, la principale conquista dell'Ottobre polacco, e come vedremo ha sollevato l'allarme di quanti vorrebbero approfondire il contenuto democratico del nuovo esperimento. Del resto, non a caso, i sostenitori della tesi « gomulkiana >> ripetono che scopo principale dell'autonomia operaia è quello di lavorare per l'aumento e la razionalizzazione della produzione. Obiettivo indubbiamente importante, specie per un'economia come quella polacca che ha bisogno di uscire rapidamente da uno stato di disorganizzazione (e il fatto che tale compito sia scritto sul testo di legge non solleva di per sè riserve). Ciò che preoccupa è la tendenza, che si rivela nella posizione « gomulkiana )), a dare all'autonomia operaia un semp1ice contenuto strumentale, e non di fondo; la tendenza cioè a concedere determinati poteri di controllo come mezzo per migliorare il rendimento del lavoro, ma non come mezzo per. far partecipare sempre piu direttamente la classe operaia alla direzione effettiva della vita del paese, sul terreno economico e sul terreno politico. E questo è uno degli aspetti della riforma che, nel « triangolo >> consiglio operaio - comitato di partito - comitato sindacale impegnati a lavorare in stretto contatto nell'ambito delle « conferenze di autonomia)), attribuisce al partito e al sindacato poteri ,di supervisione sull'attività specifica dell'org~nismo che piu direttamente rappresenta le maestranze (supervisione formalmente attribuita ad esempio ai sindacati nel progetto di legge in nome di « un giusto funzionamento dell'autonomia operaia ))). Infine il pro-- getto di legge elaborato dai « gomulkiani )), come annulla formalmente il principio ~ell'autògestione in favore del principio del controllo, ridà Biblioteca Gino Bianco

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