Pianificazione sovietica 1125 ·senza di un potere di pressione dal basso per una maggiore disponibilità immediata del reddito prodotto è probabilmente il dato principale, e non tanto - come semplicisticamente potrebbe intendersi - nel senso di mancato freno alla accumulazione, quanto di mancato stimolo che impone di doppiare delle difficoltà non consentendo di ignorarle. Ma dal fatto istituzionale bisogna indubbiamente passare ad un processo cumulativo che solo può rendere piu ampia ragione del fenomeno : la corsa ai beni capitali determinava la scarsezza dei beni capitali, attraverso la pressione anarchizzante sulle assegnazioni; la pesantezza della situazione economica generale accresceva la massa degli interventi centrali quotidiani; l'elefantiasi del centralismo rafforzava i fattori istituzionali presenti ali'origine del processo. Questa ottica era strutturata secondo due dati: la angoscia della scarsità del capitale nazionale e la fiduciosa persuasione della abbondanza degli ingredienti necessari a for~arlo: abbondanza di conoscenze tecniche, prima di tutto, accumulate da un secolo e mezzo di rivoluzione industriale occidentale; abbondanza di risorse naturali; abbondanza di mano d'opera; abbondanza di poteri di mobilitare·e disporre, vale a dire di efficienza. Gerarchicamente, quindi, il primo dato veniva a costituire lo scopo da raggiungere; il secondo i mezzi. · . ~ Il sistema venne messo in moviffiento (parliamo dell'era staliniana) secondo questa spinta : secondo questa spinta forgiò i suoi valori, le sue strutture organizzative, le sue istituzioni, il suo sistema di poteri; second<?questa spinta continuò la sua corsa, a quel che pare, assai oltre ogni giustificazione ideale e di effettiva opportunità pratica, fìnchè non andò ad urtare contro le proprie barriere. Queste erano le barriere della corsa alla industrializzazione estensiva. Creando una psicosi permanente di scarsità di beni capitali, il sistema poneva in atto sempre nuovi e più gigapteschi progetti volti ad ovviare a tale scarsità e, di fatto, determinandola e accrescendola per il maggiore fabbisogno di beni capitali. che ne derivava, per la tensione, il caos e gli sprechi che rarefacevano tali beni ·e inducevano a progettare nuovi investi.menti capaci di soddisfare la richiesta, ma tali in realtà da aumentarla in misura maggiore di quanto non si riuscisse a soddisfarla. _Non di rado, allora, si accrescevano le dimensioni· dei progetti, per pot~r arrivare finalmente ad una scadenza di offerte massiccie : ma in tal modo si differiva la fecondità degli investimenti e si monopolizzavano·i capitali disponibili, aggravandone,· in costante circolo vizioso, la scarsità. Questo straordinario meccanismo, · forse .piu possente nel suo intrinseco anarchismo di quello Biblioteca Gino Bianco
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