Gestioni fuori bilancio nica giuridica non importa) procedendo alla formazione cli un conto speciale. 3. Nelle pagine che precedono si è indicato come i conti special). rappresentino sempre un male inevitabile: e come talune norme e talune strutture costituzionali e amministrative, pur ispirate alle migliori intenzioni, si prestino fatalmente alla costituzione o almeno al mantenimento di questi conti. · Sorge a questo punto spontanea una domanda: e cioè per quale rag~one le forze della destra economica siano state le piu strenue oppositrici dei conti speciali e degli enti pubblici fino a reclamarne la soppressione, ottenendo la votazione di una legge sulla soppressione di I determinati enti e la presentazione di un altro disegno sulle gestioni fuori bilancio. A tale proposito occorre che - per non rendersi complici, benché in assoluta purezza di intenti, di una operazione tutt'altro che chiara - si esamini. se non vi sia qualche sito in cui siano caduti o possano cadere ésponenti politici che con la destra economica non hanno nulla a che fare e che anzi la combattono. Viene fatto di chiedersi quale improvviso zelo animi contro incarichi, remunerazioni, gettoni (sono questi gli argomenti piu spesso sbandierati nella polemica) coloro che, se non sono direttamente gli abituali percettori della indennità attribuite agli amministratori di societ~à(quanto m_eno, private), ne sono almeno gli interpreti politici au·torizzati. La verità è che questi improvvisati catoni, al di là delle questioni dei compensi, constatano che attraverso questi metodi piu duttili si realizzano forme di· intervento dello Stato nella vita economica; si oppongono dunque a queste gestioni non per ragioni moralistiche ma perchè vogliono a qualsiasi prezzo evitare tale intervento. Se gli strumenti di intervento sono imperfetti' e danno luogo ad abusi, si devono rimuovere le imperfezioni ·e gli abusi, ma non sopprimere l'intervento. Già con la legge di soppressione di enti si è giunti (attraverso l'abile difesa dell'allora ministro Gava) a fare accettare dal parlamento una conclus.ione del tutto aberrante: e cioè che un ente istituito per legge possa essere soppresso con un atto del potere esecutivo, mentre appare evidente che l'atto legislativo ha il suo contrapposto solo in un altro atto legislativo 1 • .Nella imminenza di una discussione sulle gestioni fuori bilancio (che la decadenza per la fine della legislatura del progetto governativo può 1 La difesa della legge, ~ compiuta in Senato dal ministro Gava e continuata con pari successo se non con pari acutezza alla Camera dal ministro Medici. E' opportuno notare che, alla giusta perplessità dell'on. Villabruna che chiese almeno la garanzia dell'intervento del Consiglio dei Ministri (Atti. Camera dei.. Deputati, p. 2864 e seg. e p. 29111) il ministro Medici rispose che <<' i decreti presidenziali devono essere sempre deliberati dal Consiglio dei Ministri>> risposta inesatta giacché solo determinati decreti presidenziali e non tutti sono sottoposti Biblioteca Gino· Bianco
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