, Rosanna Zerilli agli enti dotati di personalità. Tale linea diviene praticamente inevitabile quando un bilancio è in -deficit. E' infatti una tentazione troppo grande pèr cui è · preposto al bilancio statale, quello di destinare alla riduzione del deficit ogni mezzo, o quantomeno ogni incremento di mezzi, malgrado ogni impegno precedente 1 • E' storia rec~nte (e si è verificata perfino nei confronti di un ·ente pubblico, data la mancanza di adeguate garanzie parlamentari) quella del Ministero del tesoro che si è impadronito per la riduzione del proprio deficit di decine di miliardi che una legge aveva solennemente destinato ad un organismo di previdenza per i lavoratori, quale l'INPS 1 • Condizione prima per una riduzione dei conti speciali sareb.be quindi un equilibrio di bilancio che potesse permettere di fare affidamento sulle promesse dello Stato: affidamento finora inesistente perché manca la premessa di una equilibrata situazione finanziaria. Ciò è tanto vero che nella creazione della Cassa per il Mezzogiorno si è assistito ad un fenomeno che potrebbe sembrare esorbitante, rr1a è comprensibile: che cioè lo Stato deve accreditare il suo contributo alla Cassa a scadenze precise, anche. se la Cassa non lo utilizza immediatamente 2 ., con la conseguenza paradossale ma esatta che lo Stato finisce col pagare gli interessi sui fondi inutilizzati. La mancanza di equilibrio finanziario non è il solo incentivo alla formazione di conti speciali. Di paradosso in paradosso si potrebbe affermare che un· incentivo è fornito persino dalla norma sulla copertura delle spese di bilancio e cioè dall'ultimo comma dell'art.' 81 della Costituzione, laddove è prescritto che la· legge che importa nuove spese deve indicare i mezzi per farvi fronte. Pure nella interpretazione sostanzialmente sterilizzante che è stata data a tale norma (malgrado le. proteste di esponenti della stessa maggioranza tecnicamente qualificati quale Giuseppe Pella) si è costretti a fare i conti con questa regola: e allora è molto forte la tentazione di lega.re le entrate alle spese stabilendo una nuova entrata di scopo. Una volta entrati su questo terreno, legando entrate e spese ad uno scopo comune, è ancora piu facile la tentazione di personificare l_oscopo (con quale tee- . 1 La destinazione alla riduzione del deficit è ovviamente encomiabile : ma deve trovare un limite invaricabile nel ·rispetto sostanziale e non solamente formale degli impegni assunti e di necessità vitali. 1 E' agevole ricordare che, almeno formalmente, la ·piu recente crisi ministeriale è stata aperta con la dichiarazione del Ministro del lavoro di non poter continuare ad avallare la riduzione degli stanziamenti destinati a fini previdenziali. Per una discussione parlamentare diretta a compiere il tentativo (per ora almeno, senza successo) di far fronte agli obblighi derivanti allo Stato in applicazione della legge 4 aprile 1952, n. 218 e della legge 28 febbraio 1958, n. 55, v. Camera dei Deputati, Rendiconto sommario n. 141, seduta del 22 maggio 1959). 2 L'art. 12 della legge 12 maggio 1950, n. ~46 sulla Cassa del Mezzogiorno, è_ giunto a prevedere che i versamenti debbano avvenire in rate trimestrali anticipate. Biblioteca Gino Bianco
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