Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

1180 Rosanna, Zeri/li alla pretesa unità delle ditt~ture. Ma una simile affermazione deve ritenersi arbitraria giacché lo stesso dittatore è condizionato dalla varietà degli interessi e degli uomini che lo hanno portato al potere _e soprattutto dalla necessità di creare vari sistemi di contrappeso che assicurino un equilibrio al quale egli solo possa dare impulso. . E' quanto accadde precisamente: il dittatore partato, nel crollo stesso del potere legislativo, a esaltare le funzioni dell'esecutivo, doveva ricercare coi collaboratori dell'esecutivo, coi ministri e piu ancora cogli esponenti del · suo Stato-partito un fatale compromesso: un mezzo - sia detto in. tutta sempicità - per poter « dire di no>> senza troppò scoprirsi. Il mezzo fu trovato nella Ragioneria generale dello Stato, i cui poteri si ingigantirono nel senso che le richieste di spese, continuamente sollecitate e alle quali era sgradevole persino al capo del Governo opporre direttamente un diniego, venne·ro ad infrangersi contro l'ostacolo di questo organo burocratico. Di fronte all'onnipotenza della Ragioneria generale, e di fronte alla pratica impossibilità di combatterla direttamente, non restavano che due reazioni: o sfruttarla o aggirarla. Come sempre avviene nella prassi della vita politica italiana, la quale non è retta da una rigorosa dommatica, le due soluzioni furono volta a volta applicate. L'attuale classe politica ha ad esem-.. pio ' utilizzato la tradizionale avarizia della Ragioneria per estendere il suò controllo sul ceto degli insegnanti: essa ha cercato di sospendere i concorsi per gli insegnanti, di ridurre il numer<? dei posti ·di ruolo nei confronti del complesso degli insegnamenti totali, come può constatare chiunque nella Gazzetta Ufficiale legga i numerosi organici degli istituti ,professionali. nei quali è previsto istituzionalmente un numero di professori incaricato quadruplo o quintuplo di quello dei professori di ruolo, quasi che l'incaricato dovesse essere non un espediente temporaneo, ma l'espressione di una categoria minorum gentium di cui, per sconosciuti motivi, non si potesse fare a: meno. La Ragioneria ha inteso realizzare un'economia contando sul fatto che un incaricato costa meno di un professore di ruolo: ma altrettanto ovvia è l'utilizzazione che della situazione ha potuto fare la classe politi~a al potere, la quale nùn può non trovare infinitamente piu maneggevole, e piu influenzabile (perché priva delle garanzie di stato giuridico) la categoria . degli incaricati, sottoposta con maggiori o minori remore al rischi~ annuale di una conferma. Una ·classe politica avveduta (e .dall'unico punto di vista per essa valido, e cioè da quello dei propri interessi) può quindi fare delle naturali tendenze della .Ragioneria generale uno str1:1mento per la realizzazione dei propri fini e per evitare, riegli uomini e nelle istituzioni, l'affermarsi di tendenze autonomistiche 1 • . 1 Si possono citare due esempi significativi di come· ~a tendenza centralizzatrice della pubblica ·a. mministrazione si manifesti in occasione di crisi finanziarie .Biblioteca Gino Bianco ·

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==