Gestioni fuori bi.lancio 1177 aj.one corrente, e anche talvolta in dibattiti che dovrebbero considerarsi qualificati, con quello· degli enti parastatali. Se da un punto di vista giuridico e formale la distinzione è netta, in quanto la gestione tuoti bilancio si svolge al di fuori del bilancio statale, mentre l'ente parastatale persegue la [>ropria gestione con un proprio bilancio e in quanto la gestione fuori bilancio è priva di ogni personalità, mentre l'ente parastatale possiede una personalità di diritto pubblico, l'esistenza e la persistenza, anzi la spontaneità 'di questa confusione dà luogo a riflettere se non vi sia, tra i due fenomeni, qualche rapporto non occasionale, e soprattutto se essi non abbiano una comune origine. In effetti la realtà corrisponde a quella approssimativa intuizione: e cioè che gestioni fuori bilancio e creazione, o mantenimento, di enti parasta~ali muovano da una identica necessità e perseguano una analoga funzione. Il punto di partenza è sempre lo stesso; ed è l'incapacità dello Stato, quale oggi è articolato, a perseguire con mezzi idonei determinate funzioni. In mancanza di una profonda e fondamentale riforma dello Stato che permetta di affrontare una nuova e· se·mpre rinnovantesi realtà economica, gestioni fuori• bilancio ed enti parastatali rappresentano i mezzi per permettere di « andare avanti » alla men~ peggio. . Lo Stato che ereditammo dal• Risorgimento, burocratico, ristretto, sul qua~e si innestò nei primi anni del regime fascista una specie di dittatura delegata della Ragioneria Generale dello Stato, è per sua natura inadatto ad una attività concreta nel mondo variabile e multiforme· dell'economia moderna. Di fronte alle istanze di rinnovamento, mal conciliabili con una ~nchilosata organizzazione amministrativa, con una legge di contabilità ormai superata e rinnegata dal ritmo della vita moderna, la via prescelta non fu quella .:_ maestra - del rinnovamento delle istituzioni e delle leggi., ma fu quella dell'accomodamento e, sostanzialmente, dell'evasione. . Potrebbe forse scriversi un saggio non privo di umorismo sulle lotte continue tra gli organi della spesa, che credevano loro essenziale dove~e dire « sempre di no», e gli organi o gli istituti che non poteyano non essere sensibili alle esigenze di un piu profondo e piu attivo affermarsi dell'interv·ento pubblico riella vita economica. Allora ·s9rgevano, a testimonianza di .·Uria difesa sfortunata ma in pari tempo di una esigenza non disconoscibile, i~ forme el!lpiric~e c~e infrangevano sostanzialmente il principio della unicità del bilancio pubblico, le gestioni autonome, dotate o meno di personalità giuridica: esse andavano da una contabilità tenuta a fianco (ma al di fuòti) di un bilancio ministeriale, fino ad un ente pubblico naturalmente avulso, o in .via di essere avulso, dalla unità dello Stato. . siorte e la correlativa ·erogazi_one·delle « somme che indipendentemente dalla gestione del bilancio sono percepite sotto qualsiasi denominazione· o a qualsiasi titolo dall'amministrazione dello stato per Io svolgimento di compiti istituzionali diretti o indiretti ovvero per conto o nell'interesse di terzi >>. Biblioteca Gino Bianco
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