Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

Progresso e lavoro in agricoltura 1173 diverse forme di imponibile (culturale, di trasformazione, di bonifica) il movimento sindacale verrebbe cosi ad esercitare un controllo benefico sul flusso degli investimenti e quindi un ruolo di primaria ~mportanza nella de~erminazione della politica agraria nel suo insieme. Naturalmente occorre poi vedere come questi indirizzi, elaborati non da oggi e studiati ormai con un certo dettaglio, siano fatti propri a livello di base dai dirigenti delle Leghe e dagli organizzati. E qui il quadro cambia parecchio. Per esempio la parola d'ordine della riduzione del prezzo del grano, quando si è tentato di portarla in concreto in alcuni ,distretti dell'Emilia, non è stata capita e talora è stata respinta come disfattista. In altri casi, convegni economici indetti dalla CGIL per affrontare il problema delle conversioni hanno dimostrato una netta divisione fra le proposte avanzate dal centro e il disinteresse dinanzi ad esse degli organizzatori contadini. È evidente che l'intera impostazione confederale rischia di rimanere sulla carta, se a tutti i livelli .non viene data battaglia alla facile demagogia, al mero interesse rivendicativo, alla ristrettezza visuale, dove queste sopravvivono, e non si fa di tutto per sostenere invece le iniziative spontanee e le più avanzate sperien~e che altre volte si n;ianifestano. Sarà qui il banco di prova del reale pres!igio dei dirigenti e della capacità di scambio demotra~co tra essi e la massa dei lavoratori. Non è ozioso domandarsi, dunque, fino a che punto al momento attuale i nuovi indirizzi abbiano cominciato a inserirsi negli sviluppi reali delle lotte agrarie, a tradursi in consapevolezza di finalità al livello delle organizzazioni di base, e a concretarsi in rivendicazioni, contratti e conquiste di tipo nuovo. E qui appunto ci sembra interessante fare riferimento in breve ad alcune esperienze di lotta degli ultimi mesi. E' noto infatti com.e fin dall'inverno, dopo che la sentenza della Corte Costituzionale aboliva la legge sugli imponibili di mano d'opera, le campagne siano state scosse da profondi movimenti specialmente fra i braccianti, e come al centro di esse fosse un tradizionale problema di occupazione. Ma al primo sussulto, verificatosi nel Mezzogiorno, nel quale non si ritrovano sostanziali novità i;ispetto _ai movimenti stagionali e « popolari » già tradizionali, hanno fatto seguito negli ultimi mesi _nella Valle P~dana altre agitazioni. le- quali, pur collegandosi a motivi contrattuali consueti, facevano ~mergere elementi nuovi e degni di attenzionè: tanto piu se si tiene con_todell'estensione del fenomeno (ventidue provincie interessate), della natura della regione (l? Valle Pa- ~an~, zona piu evoluta del paese), ~al _confluire sotto vari aspetti dell~ politica di tutti e tre i sindacati dei lavoratori agricoli. Non tenteremo, Biblioteca Gino Bianco

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