Realtà italiana PROGRESSO TECNICO E OCCUPAZIONE IN AGRICOLTURA Alcune recénti esperienze nella Padana. Il problema di sostenere l'aumento di capacità produttiva dell'agricoltura in Italia, senza peraltro tralasciare ·la battaglia per la piena occupazione e il miglioramento dei salari, è continuamente aperto davanti al movimento sindacale delle campagne. Però la ripercussione del Mercato Comune Europeo nonché la pesantezza in molti settori produttivi del paese, rendono in questo momento particolarmente drammatiche· ed urgenti le scelte di fondo, le ricerche di un ip.dirizzo piu organico e incisivo nell'azione. È noto il tentativo dei gruppi dominanti di adeguare la nostra. agricoltura ai piu elevati livelli produttivi dei paesi della Piccola Europa attraverso pro~vedimenti che verrebbero ad incidere sull'occupazione e la retribuzione della mano d'opera. Essi considerano l'intera questione in termini di costi di produzione, e propongono, attraverso i progetti piu volte enunciati dal governo, dalla Confida, dalla Bonomiana, uno sviluppo tecnologico e « organizzativo, » che nqn tiene conto contemporaneamente ·delle esigenze sociali, ma anzi le inasprisce, pur di tenere elevato il saggio medio di profitto e la rendita fondiaria. . Di fronte a tale prospettiva di « -sviluppo economico » i sindacati interessati non potevano mancare di prender posizione. E pertanto, di pari passo col procedere di una serie di lotte immediate e di vertenze stagionali, si è assistito negli ultimi mesi a un'insistente ricerca di idee e di programmi costruttivi da contrapporre al disegno del fronte padronale. Malgrado le profonde differenze di indirizzo che ,dividono le tre organizzazionì sindacali, si è visto anzi che la situazione di fatto imponeva non di rado scelte abbastanza analoghe. Per esen1pio anche la CISLTerra, che è la più disposta a concedere nel senso di « riforme>> puramente tecniche, include nei suoi programmi la contrattazione dei li-- velli di occupazione. Bib.lioteca Gino Bi·anco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==