Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

, 1170 Gianni Sca/,ia ganamer1to e per la concorde volontà dei proletari associati», p. 332);· è necessaria la partecipazione attiva delle masse alle decisioni e al controllo democratico dei dirigenti ( « i dirigenti acquistano un'autorità e un'importanza che non dovrebbero avere secondo lo spirito ugualitario ed essenzialmente democratico delle organizzazioni. I dirigenti deliberano essi, molto, troppo spesso, invece che essere, puramente e solamente, organi esecutivi e amministrativi », e non legiferanti (ibidem). Infine la concezione dello St~to supera la dottrina liberale e rappresentativa nella dottrina marxista della società civile autogovernantesi nei suoi istituti, in tutte le sue funzioni civili e in tutti i suoi organismi pubblici, e negli stessi organi statuali considerati come funzioni della sovranità popolare. Si veda a questo proposito l'articolo La dittatura democratica (pp. 323324) dove già incomincia a maturare concretamente la concezione ordinovista dello Stato dei consigli che, in un quadro piu ampio e impegna- ~ivo rimarrà nel gramscismo e in tutta la piu alta tradizione marxista democratica, e anche liberal-socialista, italiana, in forme diverse da Rosselli a « Giustizia e Libertà >> a Morandi 1 e all' « ideologia >> della Resistenza : e che ha come temi centrali e permanenti: l'autogoverno politico, l'auto- . gestione economica dei lavoratori, il decentramento federalistico dello Stato, del resto secondo il piu autentico spirito marxiano della società civile determinante e condizionante ·la società politica o Stato 2 • G1ANNI ScALIA 1 Su que~ta « tradizione >> si deve fare ancora piena luce. 2 Dopo la stesura del presente saggio abbiamo letto di GIANCARLOFERRETTI una lunga nota su Gli scritti giovanili di Antonio Gramsci, in «Società», n. 2, marzo 1959: Si tratta niente di piu che di una lunga « lettura gramsciama » (come dichiara l'autore stesso) fatta sulla scorta delle precedenti recensioni del Ferri (in « Contemporaneo »,, luglio 1958) del Gerratana e del· Ragionieri, quindi del tutto «ufficiale», nella direzione di un discorso parafrastico e cronistico non piu che diligente. Più interessante la parte riguardante la critica militare di Gramsci, cui il Ferretti aveva già dedicato un piu approfondito saggio Sulle cronache teatrali di Gramsci, sempre in « Società », n. 2, marzo 1958. Di una prima parte di un saggio di ·ALDO RoMANoche si annuncia lungo e particolareggiatissimo, ma finora con non molti spunti critici (in « Rivista storica del socialismo», 1959), non è qui il caso, per ora, di parlare. I · Biblioteca Gino Bianco

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