Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

Gramsci giovane 1159 tica ordinovista, ·consiliare, democratico-egualitaria; anzi in questi Scritti si ha il primo « spaccato » del suo intervento politico, storico e ideologico. Per esempio la nozione dei « con~igli » come istituti di autogoverno -politico e di autogestione economica, cellµle del nuovo Stato socialista, fondati sullo stesso potere produttivo e sulla potenzialità egemonica « statuale >>della classe operaia (distinti tali consigli dagli strumenti necessari ma subordinati del partito e del sindacato, associazione volontaria di organizzazione e di lotta per il potere, non di esercizio « statuale » del potere, l'uno; associazione economico-professionistica di carattere contrattualistica e antagonista, l'altro) è maturata e cresciuta nel Gramsci ordinovista sul fondamento stesso del giudizio storico e politico sulla rivoluzione russa, e cioè sugli aspetti radicalmente antiegualit~ri e antiburocratici di essa, sul carattere di diretta azione rivoluzionaria dei soviet come istituti statuali in nuce; e insieme sui pericoli· sempre presenti di una deformazione «giacobina>>, cioè oligarchica, paternalistico-accentratrice. Gramsci (a parte l'impiego storiograficame~te discutibile del termine « giacobino», del resto, come abbiamo visto, da lui fatto valere in funzione politico-ideologica) tocca la questione essenziale della rivoluzione russa come rivoluzione demo- · cratica e socialista. Indubbiamente qui già si· intravede la preoccupazione di una traduzione in linguaggio nazionale della lezione rivoluzionaria russa, nei suoi aspetti autenticamente universali e non in quelli « particolaristici » ( e deformanti, all'esterno); e cioè: il carattere di « istituzionalizzazione » dal basso (i soviet); la identificazione di rivoluzione democratica e rivoluzione socialista,. in una duplice direzione .e non « a senso unico » e aprioristico (p~rché la rivoluzione socialista è valida nella misura in cui è socialmente democratica, ·cioè consensuale, maggio.ritaria e controllata dal basso); la «sostituzione» delle forme politiche borghesi, liberal-parlamentari con piu universali forme di potere democratico e popolare. Gramsci affronta direttamente il problema dell'identità dinamica degli strumenti di lotta tradizionali (partito e sindacati) e degli strumenti nuovi e originali (i consigli), sedi del nuovo potere economico e politico, nelle particolari condizioni nazionali 1 • 1 È nota la distinzione che Gramsci farà nei Quaderni (con una maggiore consapevolezza teorica e riflessa, dovuta all'esperienza della lotta politica, e della mutata si~azione storica e anche della trasformazione interna del comunismo sovietico) fra la strategia politica dell'azione \di classe « in Occidente» e « in Oriente ». E cioè della guerra di posizione necessaria nei paesi capitalisti-b9rghesi . . Biblioteca Gino Bianco ..

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