Gramsci giovane 1149 E' qui evidente nel sup~ramento della concezione positivistico-riformistica della « classe in sè » il nesso organico di classe e partito, di « socie~à civile» produttiva e società politica in nuce (partito) come una unità complessa e democratica, al di fuori sia del positivistico oggettivismo ·dell'evoluzione « nat~rale » di classe (riconoscendo tuttavia Gramsci che. la realtà dell'azione politica è nelle condizioni obiettive, economico-sociali, e «professionali» di classe) e del soggettiyismo idealistico di un partito-guida assolutizzato a rappresentante univoco, portatore dei « valori » e della struttura istituzionale socialista. . . Il marxismo autentico di cui parla Gramsci (non quello che è « una caricatura del materialismo storico » p. 163, cioè « lorianesimo » di cui abbondantemente parlerà nei Quaderni e che ha già qui alcune s·ue radici [cfr. pp. 112, 162, 163]) è unità di politica e di economia, di ambiente e organismo sociale.Nell'articolo intitolato L'organizzazione economica e il socialismo (pp. 173-174)_ si oppone ai due esclusivismi del sindacalismo professionistico-economico, cristallizzantet l'azione politica · in un'azione «rivendicativa», e del «riformismo» risolvente 1~azione politico « nell'esteriorità parlamentare legiferatrice » (sempre consìderata da Gramsci, nella sua « formalità », come un'illusione e un'utopia cfr. Fiorisce l'illusione, pp. 258-260). << La scissione tra politica ed economica, tra organismo ed ambiente soc).ale,sostenuta dalla critica sindacalista, per noi non è altro che un'astrazione teorica della necessità ·empirica, tutta pratica, di scindere provvisoriamente l'unità attiva sociale per meglio studiarla, per meglio comprenderla... Ma la società, come l'uomo, è sempre e solo un 'unità storica e ideale che si sviluppa negandosi e superandosi continuamente. Politica ed economia, ambiente e organismo sociale sono tutt'uno sempre, ed è uno dei piu gran meriti del marxismo avere affermato questa unità dialettica. E' avvenuto ,che i sindacalisti e i riformisti, per uno stesso errore di pensiero, si -sono specializzati in una diversa branca del linguaggio empirico socialista. Gli uni hanno arbi-. trariamente avulso dall'unità dell'attività sociale il termine economia, gli altri il termine politica. Gli un1 si cristallizzano nell'organizzazione professionale, e per la stortura iniziale del loro pensiero fanno della cattiva politica e della pessima economia, gli altri si cristallizzano nell'esteriorità parlamentare, legiferatrice, e per la stessa ragione fanno della cattiva politica e della pessima economia. Da queste deviazioni nasce la fortuna e la necessità del socialismo rivoluzionario, che riconduce l'attività sociale alla sua attività e si sforza di fare politica ed. economia senza aggettivi, cioè aiuta lo svilupppsi .e il prendere coscienza di sé delle.'energie proletarie e capitaliste spontanee, necessarie storicamente, perché· dal loro antagoaj.smo si affermino sintesi provvisorie s~mpre piu compiute e perfette, che dovranno cui.. Biblioteca Gino Bianco ....
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