Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

. Segnalazioni In definitiva il Berle applica alla situazione americana gli schemi della teoria istituzionalistica della società per azioni, secondo la quale società-impresa; l'interesse dei soci deve essere subordinato a quello dell'impresa in sè; lo scopo di lucro all'oggetto (produ~ione). Inoltre essa parla di rafforzare il gruppo di controllo a scapito dell'assemblea, richiamando il Fuhrerprinzip, il Treuepfiicht, le human relations, ed esperimentando la Mitbestimmung (che si è rilevata negativa per l'interesse della classe operaia). Indubbiamente questa teoria rispecchia adeguatamente la realtà del neocapitalismo, caratterizzato da produzioBibliotecaGino Bianco ,ne, consumo e salari di massa. Ma il suo limite è nella sua incapacità a fornire una soluzione del problema del controllo delle .p.A. e quindi dello stesso potere economico, cosicché in genere gli autori che la sostengono finiscono per fare l'apologia del sistema. Il Berle non sfugge a questa conclusione, si dimosra molto ottimista sulle capacità del capitalismo, traccia perfino il quadro di una futura città di Dio fondato su di esso : è il rovescio della medaglia di un libro utile invece per il quadro che: fornisce, al di fuori dei comuni schemi concorrenziali, degli svolgimenti una economia come quella degli Stati Uniti .. c. a. d.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==