Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

Segnalazioni talista è sostituito dai consigli di amministrazione, che non distribuiscono utili e li riinvestono nella stessa impresa per aumentarne la capacità produttiva. « Le maggiori S.p.a. in molti casi non cercano capitale, ma lo formano esse stesse >>. 3) A questo punto non si può piu parlare di libera concorrenza, ma solo di oligopolio, e la concorrenza tra oligopoli non è competizione di pre~zi, ma lotta per equilibrare domanda e offerta nonché riconoscimento di una situazione in cui il posto di ogni impresa è piu o meno rispettato in base ad accordi sia pur taciti. « In un sistema concentrato il risultato della concorrenza è una specie di pianificazione, che non diminuisce il potere, ma lo aumenta». Potere politico e opinione pubblica costituiscono un certo limite alla azione delle S.p.A., ma piu efficace sembra la coscienza dei dirigenti: « La S.p.A. è ora essenzialmente un'istituzione politica non dipendente dallo Stato, e i suoi direttori sono sullo stesso piano dei funzionari pubblici. Se mai essi fondassero la loro posizione sul potere e non sulla ragione, la conclusione sarebbe disastrosa. Per spiegarsi meglio, il Berle ricorda l'antica consuetudine normanna per cui chiunque aveva diritto di appellarsi straordinariamente alla coscìen.. za del re col semplice grido « Haro ! »; cioè il potere deve, nel mondo occidentale, tener conto della idea di giusti~ia, del diritto. Analogamente l'autore mostra come anche nella S.p.A. si sviluppi la coscienza dei dirigenti e la consuetudine di rivolgersi a loro per ottenere giustizia. Mancando un'adeguata regolamentazione giuridica, sono gli stessi amministratori a cercare soluzioni equi .._ tative di compromess~ soprattutto nel campo dei rapporti _di lavoro. Il problema è particolarmente importante nel caso di licenziamenti dovut1 a motivi politici operai comunisti o presunti taBibliotecaGino Bianco li). Per esempio la Generai Electric ha grossi rapporti d'affari col governo degli USA specialmente col dipartimento della Difesa; essa deve perciò sottostare ai regolamenti di sicurezza, in particolare per quanto riguarda la scelta del personale. In questo modo la società deve decidere in base a criteri che le sono estranei 1n quanto non economici e non tecnici. Il Berle rileva l'opportunità che il governo assuma la responsabilità di una questione tanto delicata. Questo è infatti uno dei molti casi in cui è difficile distinguere chi veramente agisce, decide ed è responsabile dei due grandi protagonisti, governo e S.p.A. Il che dimostra appunto la progressiva istituzionalizzazione (Selbstsozializirun g)) della grande impresa. Giunti a questo punto del processo, le nuove forme del potere economico agiscono in zone proibite e finora esclusivamente appartenenti alla competenza dello Stato: la stessa sfera dei diritti di libertà sanciti alla competenza dello Stato: la stessa sfera dei diritti di libertà sanciti nelle costituzioni democratico-liberali viene coin- ·vofta ove si consideri sanciti nelle costituzioni democratico-liberali viene coinvolta ·ove si consideri che nel caso frequente di una grande industria che assorba la maggior parte di mano d'opera di una città, non c'è per l'operaio possibilità di scelta, e quindi gli effetti del licenziamento sono particolarmente . gravi. Ci si può ora chiedere: qual'è la validità e l'efficacia di questa corporate conscience? Trattandosi di una forma di autocontrollo largamente discreziona- ·le essa non può dare alcuna. garanzia .giuridico-formale, tanto piu che non si vede a quale titolo i dirigenti delle grandi S.p.A. si autoproclamino rappresentanti della nazione: è fin troppo evi- .dente che l'interesse della società e degli uomini che la controllano scarà sempre anteposto a quello della collettività.

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