Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

Partecipazioni statali 1249 dustria, che informassero i cittadini tutti sulle situazioni di fatto, sui trucchi di bilancio, sui legami ferrei che legano Intersind e Confindustria anche dopo il distacco formale, ciò faciliterebbe il compito d~i sindacati ed è desiderabile che una iniziativa in tal senso venga presa. Ma anche al livello delle attuali conoscenze e situazioni di forza è possibile imporre con una politica sindacale massiccia articolata ed elastica certe scelte piuttosto che altre: la ripresa sindacale unitaria nel paese è notevole e abb·astanza confortante, e può costituire il terreno per la progettazione ed articolazione di piani alternativi. La classe operaia, i suoi sindacati, i suoi partiti possono s1 imporre ·certi piani con una strategia intelligente delle lotte politiche e sindacali; quello che non possono fare è di proporre piani nella speranza che la borghesia li accetti. Fare questo, come purtroppo sembra risultare dallo .schema Lombardi, sarà forse moderno, ma di una modernità che risale ad· archetipi antichi e che la classe operaia ha sempre pagato piuttosto cari. Sarebbe ben grave che i socialisti, o i comunisti, fossero qui soltanto per costruire « lo Stato moderno_» e per proporre una politica economica a due settori collaboranti. Tanto varrebbe iscriversi in massa al Partito radicale, magari con Ernesto Rossi in funzione di opposizione interna. MARIA ADELAIDE SAL VACO . I9 maggio 1959. 80 Biblioteca Gino Bianco

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