Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

Pianificazione sovietica 1131 centrata nei confronti della mano d'opera. La superiorità di una economia effettivamente pianificata e fondata su un sistema di decisioni regolate dal centro in una economia già industrializzata è invece ancora da dimostrare. Ma vi sono motivi di « fiducia teoretica » per ammetterla senz'altro, ove complicazioni politiche e difficoltà di trapasso non ne impediscano l'affermazione. In tal caso il cammino che l'URSS sta oggi per intraprendere contiene per la prima volta motivi di straordinario interesse per le economie già sostanzialmente industrializzate. Il problema dei rapporti di questa realtà nuova con la nostra realtà vecchia - che è il vero grande problema del futuro, forse ancor piu importante in prospettiva di quello dei paesi sottosviluppati, il quale in definitiva ne dipende - si porrà allora diversamente da come è stato posto finora. E si tratterà, come forse già si tratta, di saper scavalcare e distruggere l'anacronismo dei legami e delle preclusioni che si riferiscono ad una esperienza in massima parte estranea e diversamente condizionata di ieri, per attingere direttamente e preparare il rapporto aperto ma autonomo del futuro. Diversamente ancora una volta, e in forme imprevedibili, il continente europeo potrà subire la sorte avvertita da Marx: « Le mort saisit le..vif ». LUCIANO CAFAGNA • Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==