1244 Maria Adelaide Salvaco dibattito. Prontissimi fin d'òra i « preoccupati >>a fare onorevole ammenda se le loro perplessità si riveleranno prive di fondamento e felicissimi se avranno preso fischi per fiaschi. Quando un partito avanza, per bocca di suoi autorevoli esponenti, proposte nuove di politica economica, le ipotesi da fare sono due : o il partito nella sua maggioranza è d'accordo, e in tal caso l'accordo stesso deve essere documentato da discussioni larghe e da votazioni congressuali sulle linee generali di tale politica economica, e allora gli organismi dirigenti devono procedere ad elaborare progetti di traduzione pratica di questa politica; oppure le tesi nuove vogliono costituire solo una base di discussione, e in questo caso la loro efficacia pratico-organizzativa e la loro traducibilità in iniziative parlan1entari deve aspettare le normali convalide e ·pertanto le tesi in questione non possono passare per la « politica ufficiale >>del partito stesso (cioè per la politica che applicherebbe se fosse al potere o che voterebbe dall'opposizione). Ritengo che nel caso del convegno socialista sull'impresa pubblica si tratti senz'altro della seconda ipotesi, e cosi stando le cose è opportuno venire al sodo rinunziando anche, per non essere accusati di passatismo dommatico (accusa molto grave di questi tempi), a chiederci preliminarmente cosa implicasse la brutalità dei classici allorquando erano resi furiosi dal fatto che certe questioni si ponessero o in termini di « cretinismo parlamentare >> o in termini di « inettitudine ad adoperare anche la stalla del Parlamento>> (con quel che c'è da cambiare nella espressione letterale) perché non del solo Parlamento si tratta, oggi come allora). · . .Innanzi tutto a me pare che lo schema Lombardi metta da parte come utopistico il problema di una soluzione generale delle linee di direzione di un piano di sviluppo economico; in _questo senso mi sembra si siano fatti dei passi indietro rispetto alle obiezioni che lo stesso Lombardi rivolgeva allo schema Vanoni. Rinunciando in tal modo ·alla fissazione di un -nodo centrale attorno a cui organizzare gli obiettivi programmatici, l'esposizione delle tesi (almeno nello schema a stam-· pa) si è sfocata e frammentarizzata dando luogo a ipotesi di soluzioni parziali presentate ,come scelte alternative rispetto ad altre scelte parziali. Se infatti l'obiettivo fondamentale è quello « di fare delle parte-# cipazioni statali un potente strumento per una politica di sviluppo ecànomico del Paese >>resta da domandarsi ancora; parafrasando il Lombardi di qualche anno fa, di quale tipo di sviluppo economico le azien- · Bibliote.ca Gino Bianco .. ..
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