La classe operaia in Francia rinnovati devono impostare la lotta perché i rappresentanti degli operai partecipino all'esercizio del potere di decjsione in materia di economia e di politica generale. « Arguments » conclude giustamente il dibattito rilevando che le va- . rie tesi esposte intorno alle trasformazioni della classe operaia si integrano piuttosto che escludersi, mentre le divergenze si manifestano netta~e~te per quanto riguarda gli orientamenti politici e sindacali. In· effetti nessuno degli intervenuti ha escluso che nella realtà moderna le condizioni della classe operaia sono profondamente cambiate rispetto a trenta, cinquant'anni fa. Basta questa conclusione per rendere il tema di un grande interesse e per invitare studiosi e sindacalisti a riprendere la discussione. In Francia il numero di << Arguments » di cui ci occupiamo ha suscitato molto interesse.· « L'Express » ha pubblicato integralmente il saggio di Touraine. Il numero di febbraio-marzo di « Perspectives socialistes », organo del Parti de l'Union de la Gauche Socialiste, è dedicato allo stesso problema (L'economia francese e la classe operaia), e pubbl~ca un articolo di Pierre Naville (Alcuni aspetti dei mutamenti nella struttura della classe operaia) particolarmente interessante. In una lettera a Rossana Rossanda, pubblicata da « Rinascita», M. Domenach si ·riferisce in modo significativo alla discussione avvenuta su « Arguments ». Dal sommario della rivista « Socialisme ou Barbarie » (n. 27) apprendiamo ora che anche lf si riprende e si critica il dibattito di « Argt1ments » nell'editoriale e negli articoli di P. Caujerers, I. Delvaux, H. Cardau, mentre a sua volta nel n. 6 della « Tribune marxiste », foglio di un gruppo di comunisti dissidenti, P. Redain torna a scrivere su Classe ouvrière et progrès technique. Questi problemi, trattati cos{ ampiamente fuori d'Italia, qui da noi sono quasi ignorati. Eppure no11 siamo nelle condizioni feudali di un paese del Medio oriente : abbiamo una grande industria e un numeroso proletariato industriale. Inoltre si sono verificati fenomeni assai preoccupanti, come l'atteggiamento degli operai della FIAT i quali,. una volta avanguardia del proletariato rivoluzionario, oggi non partecipano agli scioperi rivendicativi dichiarati di tutti i sindacati e in molti, in troppi, votano per il sindacato di Arrighi; E' possibile che i nostri sindacalisti davanti a fenomeni del genere si contentino di spiegazioni superficiali ed approssimative? . La verità è che la realtà economica e sociale in cui viviamo è molto diversa da quella prefasci_staed è anche diversa da quella postbellica ed è Bibli"oteca Gino s·ianco. ·
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==