Giuseppe Ta,riburrano .... è tanto di realizzare la nazionalizzazione di tutto o di un settore del capitale industriale che cambierebbe la condizione operaia. « Il proble11:a fondamentale è di rompere con i. metodi militari e rendere maggiorenne la classe operaia sul luogo di lavoro: questo problema è indipendente dalla struttura giuridica dell'impresà, privata o nazionalizzata>>. Il sociologo Jacques Dofny si occupa di un fenomeno, accennato anche. da Touraine e dagli altri articolisti: la struttura· del personale nelle grandi fabbriche : « Lo sviluppo di uno stratò di tecnici, di dirigenti e di impiegati modifica il rapporto di forze all'interno della fabbrica. All'immagine di un gruppo operaio omogeneo, appartenente ad una sola classe, contrapposto al padr~ne, si sostituisce quella di uno stato maggiore importante, separato dagli operai per mezzo di un gruppo sempre piu numeroso di impiegati (les mensuels, cio~ retribuiti a stipendio mensile) che non appartengono alla classe operaia propriamente detta e i cui interessi non si accordano con quelli degli operai. Il peso relativo del gruppo operaio tende. a diminuire nella fabbrica. Se la conq~ist_ad~l potere sembraya facile quan·do si trattaya di rovesciare un piccolo gruppo di dirigenti, oggi non è piu cosf poiché il potere o almeno l'auto~ità è diffusa attraverso i numerosi gradini di una gerarchia>>._ Come sul piano· politico generale è· necessaria -l'alleanza tra operai e classe media salariata, cos1 è necessario eh~ operai e impiegati si uni- . scano nella fabbrica. Dofny è perentorio: « Il capitalismo oggi è molto forte perché le forze che possono rovesciarlo non hanno ancora riconosciuto di· avere fini comuni e non hanno ancora realizzato l'alleanza ». Dofny fa un altrò rilievo: in Francia (e l'osservazione si può estendere in buona misura all'Italia) accanto alla grande industria esistono piccole e medie indu-strie. Inoltre, a suo avviso, la tendenza attuale del- ]'economia industriale è nel senso della decentralizzazione e della creazione di medie industrie disperse territorialmente (si tratta, mi pare, di una osservazione esatta solo se limitata alla Francia). Se -questa .è la · realtà, ci si trova di fronte a due settori industriali nei quali quello di base a grandi dimensioni non p-uò sfuggire alla nazionalizzazione. Per l'altro settore di medie industrie disperse territorialmente il problem~ della gestione è diff~rente. Perciò è necessario ·che i sindacati studino la questione e trovino una linea d'azione ·differenziata. Le conclusioni a cui perviene Dofny sono analoghe ·a quelle· di T6uraine: occorre rinnovare i sindacati perché gli operai sentano che e·ssi intervengono direttamente n~lle scelte politiche e rivendicative, che sono. la. loro volontà e_i loro interessi che determinano le decisioni. Inoltre i sindacati cos1 ·Biblioteca Gino Bianco· ./ ..
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