Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

' 1236 Giuseppe Tamburrano « La politica sindacale nei paesi industrializzati in alcuni casi ha un carattere rivendicativo e di lotta economica, in altri è orientata verso il controllo del potere e verso la partecipazione a organizzazioni miste di gestione e di consultazione. La scelta tra questi due indirizzi non è arbitraria: il secondo tipo di azione si attua quando il movimento operaio esercita un controllo diretto o indiretto sulle decisioni economiche, quando esso detiene il potere necessario per la realizzazione di certi suoi obbiettivi. Tale fu il caso della Svezia socialdemocratica, dell'Inghilterra laburista e della Germania federale allorché, dopo la guerra, i dirigenti dell'industria tedesca erano rassegnati a pagare a prezzo della cogestione la pace sociale necessaria allo sviluppo industriale. Politicamente deboli, i movimenti operai francesi e americani hanno invece scelto la via rivendicativa ». Ma quale è il valore di una azione puramente rivendicativa? Questo problema tocca anche i sindacati italiani che hanno anch'essi scelto in questi anni la politica rivendicativa. La risposta di Touraine è netta e· ci pare precisa. La politica sindacale puramente rivendicativa si traduce in « rinuncia, per impotenza o per indifferenza, ad ·agire sulle decisioni politiche e a partecipare alla soluzione dei problemi d'organizzazione social~ dell'azienda, ciò che significa lasciare carta bianca al padronato. Il rivendicazionismo che fu espressione del vecchio sin~ dacalismo rivoluzionario è oggi espressione di conservatorismo economico e sociale». L'intransigenza rivoluzionaria, determinata dalla debolezza politica della sinistra e rinvigorita dal dogmatismo comunista, ha allontanato il movimento operaio dalla lotta per le riforme di struttura e sbarra il cammino ad una azione rivendicativa ideologicamente limitata ma efficace. Il movimento operaio si trova ridotto n~lla fabbrica ad u.na opposizione di principio e a manifestazioni di chiusura ideologica spesso prive di risultati pratici e che perciò stancano gli operai. Touraine scarta sia la soluzione della collabòrazione con il capitalismo che quella integrale della gestione operaia, che si riassume ·nella formula: la fabbrica agli operai, e che, nell'economia moderna, è uto• pistica. « La politica sindacale deve essere aggressivamente rivendicativa nell'azienda, e deve ingaggiare la lotta per l'istituzionalizzazione delle rivendicazioni, mentre, nello stesso tempo sul piano generale-politico deve tendere a far partecipare i rappresentanti degli operai alle decisioni economiche ... Bisogna escludere nettamente che i. sindacalismo per rinnovarsi debba essere piu collaborazionista. Al contrario deve essere più vivace ed aggressivo ma anche piu costruttivo. Tuttavia è evidente che l'aggre~sività dei sinda-- ·Biblioteca Gino Bianco

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