Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

Note e ·commenti , ! .., CHE COS'E' LA CLASSE OPERAIA FRANCESE-? « Il pensiero della sinistra vive su un mito della classe operaia. Che cos'è la classe operaia francese? Dopo anni di euforico immobilismo il problema è oggi posto... Il nostro scopò non è di giungere da questo momento a conclusiot)i precise : è di aiutare la libera discussione e lo sforzo d'analisi a rinascere. Ed è anche di dimostrare che il lavoro in comune di dirigenti o di militanti operai e di specialisti di scienze sociali è una condizione necessaria per· il risveglio ed il rafforzamento dell'azione operaia». Con queste parole la rivista francese « Arguments » introduce un dibattito pubblicato sulle sue colonne e a cui hanno partecipato Bernard Mottez, Alain Touraine, Serge Mallet, Daniel Mothé, i -sindacalisti Pierre Le Brun, André Barjonet, Albert Detraz, gli specialisti di scienze sociali Michel Collinet, Jacque Dofny e Michel Crozier. Di questi, il saggio di Tourraine è il più importante e dà il « la » alla -discussione. , Prima di passare all'analisi degli scritti giova avvertire che essi non riguardano solo la classe operaia francese ma in genere la classe operaia nella società •industriale contemporanea. « I proletari costituiscono una classe sociale concreta, cioè un insieme di individui la cui vita, il modo -di pensare e di sentire, gli interessi e gli obiettivi sono fondamentalmente comuni. Il proletariato è accampato nella nazione e la frontiera che lo separa dalla borghesia separa anche una morale da un'altra ·come la miseria dalla ricchezza, la subordinazione dall'autorità e la non proprietà dalla proprietà ». Questo modello sociologico che domina ancora il pensiero politico della sinistra e sul quale si fonda l'afferma- ·zione della unità oggettiva della classe operaia è ancora attuale? si ·chiede Alain Touraine. Fino a circa trent'anni fa •« la fabbrica, il cantiere o la miniera presentavano due facce: la fabbrica- :zione e la gestione. La prima, nella grande maggioranza dei casi era laBiblioteca Gino Bianco

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