Pianificazione -sovietica 1129 - Del resto, per gran parte, questi obbiettivi non sono altro che la ripetizione degli obbiettivi del precedente piano ripviati di un certo numero di anni. I primi commenti che abbiamo finora letto intorno alla nuova pianificazione si sono soffermati su alcuni problemi di scelta - alternative tecnologiche di investimento, alternative di sviluppo settoriale - che forse per la prima volta sono stati resi ampiamente noti come tali, pubblicizzati come problemi di rilevanza politica. Il che è, prima di tutto, un importante sintomo di svecchiamento, del quale gli scolastici sovietici non hanno mancato di tentare una sistemazione teorica : pensiamo ad alcune tesi emerse nel corso della discussione , aperta dal Kronrod sulle «contraddizioni» nell'economia sovietica, da parte del Krylov che ha sottolineato le fonti interne di movimento delle « forze produttive » contro i sostenitori del necessario rapporto di interazione dialettica di queste con i « rapporti di produzione>>. Discussione che assai più che un vero senso scientifico ha senso come battaglia intorno ai « valori » da imporre nel clima_ideale sovietico, in questo caso contro il sostanziale « tecnicismo>> che si mascherava dietro la svalutazione politica dell'ambito int~rno delle « for~e produttive » (quanto al momento della « decisione >>si capis~e, non quanto al momento della «esecuzione>> che vedeva la più ampia mobilitazione politica) e la riduzione di tale ambito, isolatamente preso, a meramente tecnologico. Non occorre sottolineare come da questo derivi una accentuazione « praticistica » di tutto il clima delle discussioni, una buona menomazione delle possibilità di dominare queste con dettami dogmatici (sebbene non manchi .naturalmente qualche tentativo di giustificare empiricissime scelte citando testi di quaranta anni fa), col conseguente introdursi di possibilità di « circolazione culn1 ~ale>>con il. resto della scienza economica mondiale. Cosi pure gli osservatori hanno sottolineato l'importanza di 11n dibattito di fondo che ha preceduto, accompagnato e - crediamo - segui~à ancora per parecchio lo sforzo della nuova pianific~zione : quello relativo al sistema dei prezz~. Grossi, l'uno come l'altro aspetto, di un vasto tentativo razionalizzatore, doye razionalizzazione non significa, come potrebbe sembrare a prima vista, astratta ricerca di un ottimo, ma soltanto salvataggio e riconquista della pianificazione, formazione di facoltà effettive di pianificazione, che non· stanno tanto nel comandare un piano (secondo un equivoco frequente) ma nel formare un piaho con obbiettivi e in condizioni tali da consentirne lo svolgimento da parte Biblioteca Gino B•ianco
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