Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

1224 Francesco Veneziani Maestri nell'arte del mascheramento, sfruttano con superiore abilità ogni piega del terreno. Scavano· postazio,ni profond~ anche per l'artiglieria, che possono essere distrutte solo con colpo diretto, e installano ricoveri e magazzini in vere città sotterranee. Sviluppano adesso formazioni di attacco meno dense, grazie ad un impiego piu m~ssiccio di cannoni ed aereoplani (avranno in Corea fino a 1200 aerei). In difesa abbandonano senza difficoltà le posizioni non essenziali, ma matengono invece fino all'estremo la linea principale. Anche se organizzano abilmente la difesa in profondità, n_onperdono mai _lospirito offensivo che è proprio di ogni esercito rivoluzionario. Cosf organizzato ed armato l'esercito cinese riesce a tener in iscacco l'esercito meglio armato messo finora in linea dalle potenze industriali occidentali. Offensive cinesi (l'ultima vede impegnate 21 divisioni) e controffensive alleate non riescono però a risolvere la situazione. Si è imposta in Corea una guerra di posizione, dove obbiettivo di attacco diventano le varie « quote >>: è una guerra simile a guella ormai lontana del 1915-18 sul nostro fronte alpino o a Ve~dun. A fianco delle divisioni cinesi l'esercito nordcoreano è ridotto a poco. Nordcoreani sono invece i partigiani, organizzati su esperienza comunista e modello cinese. Pur non rappresentando una grave minaccia per il fronte, i guerriglieri sono pericolosi sotto l'aspetto psicologico, soprattutto quando le l<?roazioni coincidono con le offensive comuniste. L'eseccito americano, notoriamente appesantito ~ei movimenti da una ricchezza di mezzi logistici a volte eccessiva, è particolarment~ vincolato alle strade ed ai punti di passaggio obbligato; soprattutto, il soldato americano non è ·mentalmente abituato a difendersi dai guerriglieri. Le bande sfruttano quindi· a fondo la situazione, disturbando le retrovie ed i traspo.rti, scorazzando -per intere regioni, sottratte al controllo del governo sudcoreano. · · La difesa dapprima è incerta, aggravata anche dall'inevitabile divergenza di idee e metodi fra autorità americane e sudcoreane, fra· esercito e polizia.. La polizia sudcoreana soprattutto, molto numerosa m3: venale e prepotente, raggiunge spesso col suo contegno effetti controproducenti. Piu tardi la coordinazione degli sforzi in mano ai comandi militari, l'organizzazione di un efficiente servizio d'informazioni ed anche la propaganda appoggiata da sostanziosi fondi segreti otterrà dei risultati importanti, assai superiori alle operazioni di controguerriglia vera . e propria. Il fronte è ormai stabilizzato attorno al 38°. parallelo, e nessuno dei ·Biblioteca Gino Bianco .

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