Passato e Presente - anno II - n. 9 - mag.-giu. 1959

1222 Francesco Veneziani 8. Corea ed Indocina. Un anno dopo lo stabilirsi del nuovo regime cinese, le armate comuniste appaiono su un nuovo teatro, dove avranno parte di protagoniste e mostreranno la loro efficienza anche in una guerra moderna : la Corea. La penisola coreana, che la vicinanza alla Manciuria ed alla Siberia e le poche miglia di mare dall'arcipelago nipponico rendeva strategicamente vitale, era stata strappata dai Giapponesi alla Cina in età recente, ed assoggettata ad un pesante regime di dominazione. Insurrezioni e .sommosse non erano mancate, sempre spietatame11te represse. Una parte dei rivoltosi era riuscita ad emigrare in Siberia o ii:i America. E dalla numerosa colonia siberiana era nato nel 1921 il partito comunista coreano, le cui prime bande cominciarono la guerriglia al comando di Kim Il Sun. L'altra parte dell'emigrazione aveva dato vita negli Stati Uniti ad un « consiglio corea110 >>, appoggiato dal governo: lo presiedeva Sighman Ree. Perduta la gi.1erradal Giappone, la Corea venne liberata, ma subito divisa in due zone di occupazione, russa al nord ed americana al sud, lungo la famosa linea del 38° parallelo. Dopo qualche anno, quando i Sovietici crearono la Repubblica popolare coreana e gli Americani la. Repubblica di Corea, si formarono anche ·due eserciti : nonostante la prevalenza numerica della popolazione meridionale (21 milioni contro 9), l'esercito «popolare» era leggermente prevalente (160 mila uomini contro 96 mila) e soprattutto più seriamente organizzato. Non torneremo qui sulla polemica intorno alle origini della guerra di Corea. Numerose ammissioni cino-sovietiche ·del periodo successivo alla morte di Stalin hanno ormai fatto cadere la accusa di una iniziale « provocazione » dal Sud, e inserito la vicenda fra le iniziative elaborate a Mosca per « guadagnare tempo » nella gara cori.gli Americani e dimostrare ad essi la reale forza militare del proprio schieramento. Sta di fatto che il 25 giugno un attacco di cento carri armati nord-coreani basta a sorprendere governo ed esercito sudista, che sono posti in rotta. Dopo un paio di giorni d'incertezza, gli Stati Uniti riescono a provocare dalle Nazioni Unite un 9rdine di intervento, ed il gen. McArthur organizza la difesa con truppe rapidamente raccolte. L '83 armata americana dapprima trattiene l'impeto dell'es~rcito nordcoreano, poi, nel settembre, con uno s-barcoad Inchon lo aggira alle spalle. Le truppe americane avanzano rapidamente verso il confine del fiume Yalu, MacArthur già pro-- mette ai suoi soldati di mandarli a casa per Natale. } · Biblioteca Gino Bianco

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