Passato e Presente - anno II - n. 8 - mar.-apr. 1959

/ugoslavia e Cominform d) Il PCJ era accusato di burocratistI\O all'interno. « Nel Partito non vi è democrazia interna, non vi è eleggibilità delle cariche [ ...] Il Comitato Centrale '[ ... J _è composto in maggioranza di membri. non eletti, ma cooptati ». Dopo le brucianti .ammissioni fatte sia da Krus ciov, sia da altri dirigenti dei partiti comunisti, a proposito delle illegalità e del burocratismo nelle loro organizzazioni, non possiamo credere che la rivalutazione della risoluzione del 1948 sia stata promossa allo scopo di suggerire spiacevoli confronti: « La maggioranza dei membri effettivi e dei membri candidati del comitato centrale eletti al XVII Congresso del PCUS - ha detto un giorno Krusciov - ed arrestati nel 1937-38, furono espulsi 'dal partito illegalmente, con brutale violazione dello Statuto del Partito, perché il problema della loro espulsione non fu mai sottoposto al plemum del Comitato Centrale 1 • In quel medesimo discorso Krusciov rivelava che su 139 membri supplenti del Comitato centrale del suo Partito, eletti al XVII Congresso, 98, vale a dire il 70 per cento, erano stati fucilati. e) « Tentando di sfuggire alla giusta critica dei partiti fratelli - . proseguiva la risoluzione - i dirigenti jugoslavi hanno inventato che essi non. si sarebbero trovati in condizioni di uguaglianza. Occorre di~e che nulla di vero c'è in questa affermazione». Ebbene, la dichiarazione pubblicata dal governo sovietico il 30 ottobre 1956 ha riconosciuto proprio le violazioni del principio di uguaglianza verificatesi nel passato e lamentate dagli jugoslavi: « Nel processo di formazione and until the opening of the Party Congress on July 21, 1948, it would not have been possible to name with any degree of certainty the officials of the Party or even the Secretary-General ». Cfr. anche K. ZILLIAcus, Tito of Yugoslavia, cit., p. 232: « After the Fifth Congress, the leadership of the Party had ali been duly elected by the rank and file, their narnes were in the papers, everyone knew who was and who was not a Party member. In short, the Soviet charges had been met. The relations between the Party and the People's Front, their policy toward the peasaritry, nationalization policy, were expounded and developed on lines that, in fact, took account of such points raised by the Soviet leaders as had any substance. But this in no way appeased Stalin' s wrath ». Sulla clandestinità del PCJ dopo la fine della guerra, cfr. ADAMB. ULAM, Titoism and the Cominform, Cambridge, 1952, pp. 125 e sgg. 1 Rapporto interno pronunciato da Krusciov al XX Congresso del PCUS, in « Relazioni internazionali», 1956, n. 24, p.- 727. Si noti che il PCJ aveva tenuto il suo ultimo congresso (il Quarto) nel 1928, a Dresda, ed il PCUS nel 1939 (il XVIII Congresso). Gli jugoslavi indissero il loro V Congresso per il luglio 1948, mentre i sov~etici attesero l'ottobre 1952. Sull'argomento cfr. MosA PIJADE, I grandi maestri dell'ipocrisi.a, «Barba»,' 5 e 6 ottobre 1949, trad uz. ital. in opuscolo, Roma, s. d. B.iblioteca Gino Bianc·o I •

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