Passato e Presente - anno II - n. 8 - mar.-apr. 1959

Televisione 1059 scena drammi e commedie, opere liriche e balletti. La tradizione russa del teatro è passata intatta alla televisione, e gli spettacoli sono in genere eccellenti, specialmenre quando si tratta del repertorio classico, che lascia libero l'estro di registi e realizzatori. . E' ugualmente noto che il .cinema sovietico, dopo la grande primavera del primo decennio postrivoluzionario, ha prodotto numerose pellicole stanche e retoriche. Anche qui la televisione ne ha fatalmente risentito, giacché il film costituisce •il centro dello spettacolo televisivo per due giorni la settimana (altre.due serate sono assorbite dal teatro). La maggior parte dei films teletrasme~si appartiene alla produzione recente dell'U.R.S.S. e degli al~ri Paesi dell'Europa orientale: non esiste alcuna ragione di concorrenza tra il cinema e la TV, non solo per la comune gestione statale, ma anche perché la televisione· contribuisce ad alleviare la « fame di pellicole » che affligge le città ed i villaggi sovietici. A questo proposito vale la pena di ricordare che a Mosca (4 milioni e 847 mila abitanti nel 1956) funzionano 62 sale cinematografiche, con una media di 400 posti ciascuna, cosicché il numero massimo quotidiano degli spettatori non raggiunge i 150 mila. In altri termini, i moscoviti possono andare al cinema in media meno di una volta al mese. L'incidenza delle preoccupazioni propagandistiche è decisamente maggiore nel cinema che nel teatro, ed anche la TV risente di questa situazione: se ne trae indiretta conferma anche dalla scelta dei fìlms stranieri. Se non appartengono al genere musicale (Jeannette Mac Donald e Deanna Durbin sono~ le attrici che riassumono il cinema americano) od al « cappa e spada», i soli films occidentali proiettati sono quelli che mostrano scene di miseria e degradazione, di baracche e di stracci: l'unica pellicola italiana che potei vedere alla TV, in un anno e mezzo di soggiorno fu La stradai di Fellini. A completare la parte degli spettacoli, la televisione sovietica presenta numerosi cori e complessi folkloristici, avvalendosi per questo del carattere variato e dei costumi pittoreschi delle molte nazionalità asiatiche che compongono il Paese. Non mancano il vecchio circo equestre con i suoi clowns, popolaris~imi nell'U .R.S.S., le manifestazioni sportive, ed infine i cartoni ani'.- mati - che sono fra le cose piu gustose - nelle trasmissioni dedicate ai . ragazzi. Nella parte attualità e documentari:, il contenuto della TV sovietica si informa al carattere « edificante » :della stampa e della radio: i documentari esibiscono fabbriche e kolkhos senza concessioni e debolezze per il naturale interesse_degli spettatori agli aspetti di « curiosità » della vita di una regione; cosf come le r~prese dal vero di manifestazioni politiche non fanno che mostrare il palco della presidenza sormontate da qualche enorme ritratto di Lenin ed il volto dell'oratore ufficiale, chino nella lettura dei fogli. La stessa insistenza sugli aspetti ufficiali si ritrova nella trasmissione delle manifestazioni di pionieri o delle gare spo~tive: per· la maggior parte del tempo, l'obiettivo resta fisso sul volto delle autorità che applaudono o distribuiscono • premiBi.blioteca Gino Bianco . .

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==