g86 .. Al di là della coesÌstenza di pianificazione orientata verso la soluzione di tali problemi. Si può ormai affermàre con sufficiente sicurezza che essa ha saputo pienamente realizzare lo ~viluppo tecnico-economico di un paese arretrato. Ma una volta raggiunto l'alto livello della società industriale d~l secolo xx, si sono presentati anche nell'Unione Sovietica i problemi ti-- pici di una siffatta struttura produttiva ed economica. Non dobbiamo lasciarci fuorviare dalle differenze di linguaggio e di concetti : quando i sovietici si ripropongono le questioni della teoria del valore in termini che appaiono alquanto lontani e diversi da quelli usati dalla scienza economica contemporanea nei paesi· capitalistici~ essi in realtà affrontano problemi relativi alla formazione e al livello dei prezzi che hanno molti punti di contatto con quelli che si presentano anche nelle economie capitalistiche più avanzate. E cosf, quando essi parlano di decentramento degli organi di pianificazione, di autonomia dei direttori d'azienda, di rapporti di scam~io tra la produzione colcosiana e la produzione industriale, ecc., essi indicano processi di sviluppo e contraddizioni che si manifestano in forme diverse ma con sostanziali analogie anche nei paesi capitalistici fortem~nte industrializzati. Negli S. U. le dimensioni sempre piu vaste del processo produttivo spingono obiettivamente verso forme di pianificazio°:e, che devono· organizza·rsi e articolarsi entro i limiti imposti dalla proprietà privata dei mezzi di produzione. La contraddizione di fondo resta cos{ irrisoluta : tuttavia la programmazione a lunga scadenza della produzione e degli investimenti è ormai largamente diffusa, e l'intervento dello Stato nell'economia si svolge in modo diretto: massiccio e sistematico: cosicché è lecito affermare che- anche nei paesi capitalistici la pianificazione si avvia ad essere lo strumento per indirizzare il contrasto delle classi in direzione di un progresso collettivo 1 • . Non ci possiamo qui proporre altro, con questi esempi ed approssimazioni, se non di segnalare la vastità della problematica che si offre non appena si abbraccino i fenomeni economici al di là dei confini di uno solo dei due campi attuali. Ma l'indagine si potrebbe estendere ' facilmente alle connessioni presenti sotto il profilo ·del progresso tecnico, dove si assiste a una simultaneità di nuove conquiste, che può · ' essere spiegata solo da analoghe necessità oggettive nella gara di sviluppo tra i due blocchi, molto piu importanti ormai della «_casualità» e ge- ' 1 P. BAUCHET, L'expe,jence française de planification, Ed. du Seuil, Paris 1958, pp. 197-198, Siblioteca Gino Bianco
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