Passato e Presente - anno II - n. 8 - mar.-apr. 1959

g86 .. Al di là della coesÌstenza di pianificazione orientata verso la soluzione di tali problemi. Si può ormai affermàre con sufficiente sicurezza che essa ha saputo pienamente realizzare lo ~viluppo tecnico-economico di un paese arretrato. Ma una volta raggiunto l'alto livello della società industriale d~l secolo xx, si sono presentati anche nell'Unione Sovietica i problemi ti-- pici di una siffatta struttura produttiva ed economica. Non dobbiamo lasciarci fuorviare dalle differenze di linguaggio e di concetti : quando i sovietici si ripropongono le questioni della teoria del valore in termini che appaiono alquanto lontani e diversi da quelli usati dalla scienza economica contemporanea nei paesi· capitalistici~ essi in realtà affrontano problemi relativi alla formazione e al livello dei prezzi che hanno molti punti di contatto con quelli che si presentano anche nelle economie capitalistiche più avanzate. E cosf, quando essi parlano di decentramento degli organi di pianificazione, di autonomia dei direttori d'azienda, di rapporti di scam~io tra la produzione colcosiana e la produzione industriale, ecc., essi indicano processi di sviluppo e contraddizioni che si manifestano in forme diverse ma con sostanziali analogie anche nei paesi capitalistici fortem~nte industrializzati. Negli S. U. le dimensioni sempre piu vaste del processo produttivo spingono obiettivamente verso forme di pianificazio°:e, che devono· organizza·rsi e articolarsi entro i limiti imposti dalla proprietà privata dei mezzi di produzione. La contraddizione di fondo resta cos{ irrisoluta : tuttavia la programmazione a lunga scadenza della produzione e degli investimenti è ormai largamente diffusa, e l'intervento dello Stato nell'economia si svolge in modo diretto: massiccio e sistematico: cosicché è lecito affermare che- anche nei paesi capitalistici la pianificazione si avvia ad essere lo strumento per indirizzare il contrasto delle classi in direzione di un progresso collettivo 1 • . Non ci possiamo qui proporre altro, con questi esempi ed approssimazioni, se non di segnalare la vastità della problematica che si offre non appena si abbraccino i fenomeni economici al di là dei confini di uno solo dei due campi attuali. Ma l'indagine si potrebbe estendere ' facilmente alle connessioni presenti sotto il profilo ·del progresso tecnico, dove si assiste a una simultaneità di nuove conquiste, che può · ' essere spiegata solo da analoghe necessità oggettive nella gara di sviluppo tra i due blocchi, molto piu importanti ormai della «_casualità» e ge- ' 1 P. BAUCHET, L'expe,jence française de planification, Ed. du Seuil, Paris 1958, pp. 197-198, Siblioteca Gino Bianco

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