Passato e Presente - anno II - n. 8 - mar.-apr. 1959

Ester Fano sempre -la moneta cattiva a -quella buona. I criteri con cw sarà definita la «-media» degli spettatori dipendono appunto dalle finalità che si pone chi fa i programmi: di imbonimento o di informazione. ~ . Il .necessario corollarJo di un critica socialista alla « cultura di massa )) come sovrastruttura del capitalismo monopolistico è il problema, viceversa, del controllo su di un organismo di potere cosf influente e vitale; vedendo però -la possibilità di ricondurre a una funzione meno vistosa e piu critica eò equilibrata il mezzo televi_sivo; negando poi le conclusioni di Chiaromonte per cui il male starebbe e nella televisione come mezzo tecnico di diffusione e nello. « spirito dei tempi » essendo il sistema monopolistico inevitabile e l'unico. necessario sviluppo delle società ancora arretrate. Anche , se sinceramente disprezzati dai Chiaromonte e dai Zolla e anche se contrae- · cJmbiano il disprezzo, i detentori del potere non desiderano sentirsi dire che questo: che il male stando nei mezzi moderni e nei rapporti che questii stabiliscono, essi non sono che gLresecu~ori materiali di una struttura storica a quanto pare necessaria e inevitabile, che li condanna a commettere azioni piu cattive delle loro intenzioni come individui, e che condanna quelli che hanno dignità di individui a vivere nell'oblio e nell'isolamento. Finché_ si dice: « Questo 'è' il mondo in cui viviamo», uno e uguale per tut~i, identità perfetta e -inevitabile, costoro non possono farci nulla, come non possono farci nulla i loro oppositori. E una simile critica diventa una constatazione-invito al sistema capitalistico a proseguire il suo corso, e un certificato di buona coscienza per gli oppositori. EsTER FANO B"blioteca Gi 10 Bianco

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