Passato e Presente - anno II - n. 8 - mar.-apr. 1959

Al di là della coesistenza 985 Ma propriò la determinazione della grande politica in base a . un rapporto statico -del pqtenziale dei due blocchi (che è poi quella spesso portata dalle élites del potere a testimonianza della propria « concretezza»), è ciò che sempre piu appare insufficiente. E non soltanto perché porterebbe priJlla o poi a una guerra di strage, ma perché proprio la sua premessa di una inconciliabilità e div;iricazione crescente fra i due sistemi appare. scarsamente fondata su dati che non siano ideologici o contingenti.. Esistono al contrario nella società attuale problemi di fondo comuni nell'economia, nelle istituzioni, nella cultura: problemi eh~ non sempre veng-ono colti al livello della politica quotidiana delle potenze, ma che l'analisi scientifìcamentet condotta dei fenomeni sociali e della loro dinamica consente di evidenziare. E precisamente gli elementi di tale analisi ·ci fanno convinti della .possibilità effettiva di una . - . rottura dei ·blocchi contrapposti, di una gara positiva che si.gnifica integrazione dei due sistemi, e quindi di un avviamento all'unità del mondo contemporaneo su basi socialiste, secondo una spinta storica mòlto piu sostanzialé delle vistose ed esaltate spinte concorrenziali e centrifughe. ~ 3. - Il campo dove _piu appariscenti, ed effettivamente decisive, s:i manifestano le tendenze di fo11do all'unificazione dei ·_problemi mondiali, è quello economico. Nel corso dell'ultimo secolo si è di gran lunga accentuata la formazione di centri di produzione che esorbitano dai confini di uno Stato e che, dopo aver alimentato i mercati nazionali arroccati sulle difese protezionistiche, hanno ora creat~ un conflitto aperto tra spazi economici organici e integrati e spazi razionali territorialme~te delimitati 1 • Ma già si intravede che gli stessi ·centri di produzione fondamentali non possono trovare uno sviluppo razionale e programmato quando vengano considerati separatamente tra loro, o indipendentemente dai progressi tecnologiéi e dall'espansione di un altro centro. Sicché i problemi dello sviluppo economico possono essere concepiti in inodo equilibrato solo mediante il coordinamento su scala mondiale dei grandi centri· di produzione ·e di finanziamento 2 • ~'economia sovietica costituisce un'esperienza storica fondamentalè 1 Cfr. F. PERRoux, La coexistence pacifique, P.U.F., Paris 1958, vol. I, pp. 8289, ed anche J. D. BERNAL, World without War:-Routledge, London 1958, pp. 24748 e 257~8. I .2 PERRoux, op. cit., voL III passim e spec. pp. 405-10. Bibliote·ca Gino Bianco

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