I • , Populismo ungherese 1019 verno autonomo decentrato, che si sarebbero sviluppati dal basso, in forme variabili secondo le condizioni locali. Su questo punto, le prospettive tracciate da questi progetti si avvicinavano alla soluzione cui tendevano, durante la rivoluzione, gli sforzi spontanei del popolo, nel quadro dei consigli operai o dei comitati rivoluzionari, per il regolamento del proprio . avvenire. È dunque verosimile che, se l'Unione Sovietica non .avesse soffocato con le armi il tentativo dì « terza via» ungherese, si sarebbe assistito ad un incontro fra l'impulso dato dagli organi rivoluzionari di governo a1:1tonomo forma ti· alla base• ed i progetti populisti che domandavano precisamente l'appoggio di quelle forze, ma che prevedevano anche una ricostruzione completa del paese. Da H avrebbe potuto svilupparsi un regime non dottrinario ma socialista nelle sue grandi linee che si appoggiasse sui sindacati nelle città, che si adattasse con elasticità alle condizioni locali nelle campagne - un regime in cui la potenza della burocrazia centrale sarebbe stata limitata da quella degli organi di governo autonomo. L'aspirazione · alla << democrazia socialista», cosf manifesta durante il periodo rivoluzionario, avrebbe dato senza dubbio origine a qualche cosa come una sintesi della nu·ova società, trasformata su fondamenta marxiste, e della utopia populista. Se il partito comunista ungherese esercita da mesi una piu forte pressione sugli scrittori populisti per costringerli a rinnegarsi ed a transigere con l'attuale regime, ciò non significa che abbiano ammesso il punto di vista che ho appena espresso. La loro terminologia, in cui presentano la rivoluzione, come una controrivoluzione, li rende incapaci di ammetterlo. L'offensiva politico-letteraria condotta attualmente in Ungheria senza la partecipazione degli scrittori populisti, contro la loro persona e la loro attitudine verso il partito comunista e non contro le loro opere, è ispirata da tutt'altra ragione. Gli uomini del regime in via di restaurazione hanno riconosciuto che i voti di riforme dei revisionisti andavano in questa dire- · zione. Vorrebbero eliminare questo potere d'attrazione per il futuro, obbligando gli scrittori populisti a rinnegare la loro maniera di vedere. Ben inteso, anche se questi sforzi del governo fossero coronati dal ~accesso, ciò non cambierebbe nulla alla situazione reale. La critica comunista del populismo che diventa ormai sempre piu aggressiva, non tocca al fondo delle cose, per la buona ragione che confonde una tendenza rivoluzionaria organicamente ungherese con quelli che l'esprimono. L'immagine che essi si fanno dei rappresentanti di una tendenza rivoluzionaria radicata nel popolo è quella di una frazione le cui opinioni eserciterebbero o perderebbero la loro influenza a seconda che fossero proclamate o rinnegate. La verità è che il populismo in Ungheria è rappresentato da hbri piu ancora che da persone. E per di piu si tratta di libri di cui il regim·e comunista piu fortemente totalitario non potrebbe fare un autodafè sotto pretesto che sarebbero «reazionari» o «destrorsi». È per questo che restano i fonBibli teca Gino Bianco
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