Passato e Presente - anno II - n. 8 - mar.-apr. 1959

POPULISMO UNGHERESE , Mi sembra utile considerare il « populismo >>, cioè quella corrente della letteratura popolare ungherese di cui « l'inchiesta rurale » è un tratto distintivo, da due punti di vi,sta: nei rapporti di esso con la rivolta ungherese, con le promesse che questa conteneva, e inoltre nei rapporti che un fenomeno cosi specificamente ungherese ha con le idee del socialismo, con il marxismo, con il revisioni'smo comunista degli ultimi anni. Per cominciare, vorrei richiamare l'attenzione su un avvenimento occorso due anni fa nella Budapest della. Rivoluzione. È un avvenimento che non ha avuto un'eco notevole, perché non figurava fra gli aspetti piu tragici o eroici dell'insurrezione, ma non per questo è meno istruttivo. dal punto di vista che ci interessa. Accadde il 1° novembre 1956. In quel momento non esisteva piu, per cos1 dire, un potere centrale in Ungheria; era una di quelle situazioni comunemente note come vacanza o ·dualismo di poteri. Una situazione in cui un governo centrale che non si è ancora consolidato si trasforma in continuazione, seguendo i voti del popolo, sotto la pressione delle forze rivoluzionarie. Contemporaneamente, il popolo, cosciente della propria poten·za, si riunisce in organi di governo autonomo, che sorgono spontaneamente: comitati nazionali, consigli rivoluzionari, che, nel caso della rivoluzione ungherese, hanno preso la forma di soviet anti-russi ed anti-totalitari. Tale coesistenza di due forme di potere, di cui una si sforza di agire dall'alto e l'altra si costituisce dal basso, esisteva a Budapest dopo la vittoria armata della rrvoluzione, due anni fa. In queste condizioni, ai partiti democratici costituiti dall'alto, ai partiti ·della coalizione del 1945, premeva soprattutto restaurare nelle loro organizzazioni ciò che il regime del partito unico aveva liquidato. Solo un partito mostrò qualche cosa di nuovo: l'ex partito nazionale contadino, che nel 1945 raggruppava i migliori scri,ttori e i piu poveri proletari agricoli. Questo partito non. desiderava un semplice ritorno alle vecchie basi del 1945, ed espresse la sua volontà di rinnovamento in due modi. Anzitutto sostitu1 il vecchio nome di Partito nazionale contadino con quello di << Partito Petofi » indicando cosi che non aspirava solo a rappresentare· i contadini, ma anche a svolgere una funzione nazionale piu estesa, concepita in una de-. terminata visione rivoluzionaria. Nello stesso spirito anche il partito Petofi, Biblioteca Gino s·anco

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