La scienza e la luna 1011 potevano giustamente considerarsi collaboratori strumentali dell'impresa scientifica, erano tuttavia, su terreno politico, dei semplici compagni « gamma » che inneggiano al successo dei compagni scienziati « beta » per il consolidamento del potere del compagno «alfa». Nessu~ cittadino sovietico è in grado di · dire quanto è costato (gli è costato) uno Sputnik al quale applaude, né quanto costi ~l'umanità intera questa partita al pallone siderale che URSS e America hanno ingaggiata, e dove la superiorità del sistem~ socialista è ormai affidata all'alternativa: se sia più importante riuscire per primi a sparare una scimmia sulla Luna, piuttosto che arrivare secondi a lanciare un toro sopra Venere. Ci perdonerà Oppenheimer questo umorismo « complementare » alla considerazione di quella cosa serissima che è la scienza. Ma è proprio in proporzione diretta a questa società che ci rifiutiamo di veder nuovamente tradottai la scienza in magi'a, dopo l'immensa fatica sopportata dall'uomo per liberarsene. Unità della scienza e unità della società. Con quanto abbiamo dètto non vorremmo essere fraintesi. Oppenheimer fa discendere dalla moderna rottura dell'unità della scienza la giustificazione di una corrispondente discontinuità sociale, che egli definisce come carattere tipico delle civiltà anglosassoni. - · ..Egli non si arresta però qui. A suo avviso, una ricomposizione dell'unità della scienza non si può ottenere forzandola in una _arbitraria uguaglianza di m"etodo. Il risultato è ottenibile solo per via indiretta .e, cioè, con il riconosci'- mento della complementarietà dei risultati su terreno sociale._« L'unità della scienza si basa... su un tipo di società [anglosassone] çome quella che ho descritto)> (pag. 89), dove la libertà di creare diverse ed eterogenee tendenze assicura .il massimo di fecondità e dove la libertà di associarsi assicura il massimo di collaborazione. Ora~ se riteniamo errata questa prospettiva liberistica che si sforza di far passare come armonia una serie di i'niziative obbedienti al solo ordine di essere utili in sede dominante, mentre sono del tutto anarchiche e casuali, in realtà, dal punto di vista di un ordine sociale generale, riteniamo, invece, esatta l'affermazione di Oppenheimer che l'unico modo di .ritrovare la forza dell'unità della scienza non sia quello di ricostituirla sul piano stesso della ricerca, ma sul terreno della determinazione sociale della scienza stessa. Perduta la possibilità di una totalità interpretativa, la scienza si è fatta davvero, oggettivamente, strumentale alla totalità normativa della società. Mentre fino . a tutto 1'800 lo sviluppo della scienza dipendeva essenzialmente dalla genialità individuale di scegliere un orizzonte o un settQre adatto, oggi lo sviluppo dipende, al contrario, essenzialmente dalla deliberazione di affrontare collettivamente a fondo un settore piuttosto che un altro. Biblioteca Gino Bianco
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