Luci.ano ~·aenza capitalista che si è fatto ~a sé. La massa anonima degli azionisti, pro-. prietari di una ideale quota parte del capitale industriale e percettori di un dividendo che non hanno direttamente contribuito a produrre, opera un distacco sempre piu sensibile tra le figure economiche tipiche del processo produttivo. Capitalisti e proletari si conoscorlo sempre di meno, ma i dirigenti tecnici che organizzano e dirigono l'apparato economico di una società capitalistica molto avanzata, sono presenti e profondamente inseriti nei gangli di quell'apparato e rappresentano quasi per procura la classe capitalistica presso i vendito~i della forza-lavoro. La struttur·a della società capitalistica si evolve, ma il peso specifico del proletariato in questa società è meno determinante. Ciò può apparire contraddittorio a chi per abitudine di pensiero fa coincidere acriticamente la metamorfosi del capitalismo con la genesi del socialismo e non concepisce trasformazione di proprietà se -non come effetto del mordente rivoluzionario delle masse. Ma appunto perché tali trasformazioni che si compiono sott<;>i 11ostriocchi non sono dovute ad incur-- sion~ effettuate dai produttori n~lla sfera del capitale, le· posizioni tradizionalmente tenute dalle figure dei capitalisti sono occupate non dai « becchini della vecchia società gravida della nuova », ma dai tecnici, dagli specialisti, dai burocrati. Costoro non sono neppure una classe sociale a sé, perché obbiettivamente fanno parte della stessa classe lavoratrice; non sono proprietari degli strumenti di produzione ma. di fatto li controllano. E tuttavia la loro esistenza rende sempre piu anacronistica quella dei capitalisti azionisti, _perché il titolo formale di proprietà privata sui beni di reddito garantito a questi ultimi dal possesso del pacchetto azionario, non corrisponde piu alla reale partecipazione alla dirigenza_dell'impresa. Tale partecipazione può avere un senso solamente se convalidata da una effettiva competenza specifica. Ferme restando tali premesse e posta sul piano storico l'analogia tra i tecnici della società capitalistica e i borghesi del tardo medio evo o degli Stati monarchici assoluti, il modo di produzione dei tecnici e dei funzionar~ (economia pianificata dall'alto), il tipo di proprietà (proprietà statale), e quindi il potere politico possono essere anticipati teoricamente ponendosi all 'interrio della società capitalistica. Va da sé che tale anticipazione . non costituisce un fattore necessitante di trasformazione « rivoluzio- ( • naria », perché la diarchia di potere tra i capitalisti, che sono i proprietari form;;ili e i tecnici burocrati che controllano realmente gli strumenti di produzione può continuare all'indefinito. Il regime di coesistenza cioè, non ha come sbocco fatale la concentrazione della proprietà formale Biblioteca Gino BiancQ
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==