Passato e Presente - anno II - n. 8 - mar.-apr. 1959

1116 Segnalazioni . nei· mesi ·scorsi .a Milano sul· tema : « struttura e sviluppi dell'economia americana ». Seminario svoltosi presso la Uniyersità. Bocconi sotto il patrocinio della U.S.I.S., con il concorso dei pro-- fessori Arrington, Brambilla, De F~., nizio, Dell'Amore, De Maddalena, Mignoli, Predetti, Rotondi e Sapori. Nella lezione introduttiva il Rettore prof. Armando Sapori ha tratteggiato lo sviluppo dell'economia americana, esaminandone il passaggio da una for,. ma prevalentemente còloniale-agricolocommerciale ·ad una fase pre-capitalisti_ ca, caratterizzata da unità economiche •isolate, verso la metà del secolo scorso, fino ad un capitalismo che ~i è andato sempre piu evolvendo verso forme di concentrazione finanziaria e industriale. Aldo De Fenizio ha poi presentato il sistema capitalistico come quello fondato sulla proprietà privata, sistema decentrato nel quale è il consumatore a determinare l'indirizzo della produzio,. ne. D'altra parte ~gli ha messo in rilievo come il capitalismo americano abbia particolari caratteristiche o « valori»: produzione di massa, salario di massa, consumo di massa. L,impresa può ottenere profitti alti quanto vuole a ·condizione di 1:1napolitica di bassi prezzi e di alti salari.. L'attuale struttuta è spiegata da fattori oggettivi (con_ tinente ricchis.simo e altamente coltivato, ,legislazione rivblta alla tutela del patrimonio naturale, _popolazione crescente e tecnicamente efficiente, unità di lingua, quasi assoluta autosuffi.- ~ienza economica, sviluppo a livello in.. dustriale dellél: ricerca scientjfica) e da fattori psicologici (mancailza di avver- ·sione per la grande i~presa e per l'alto profitto ottenuto secondo le regole del gioco, identificazione del lavora- 'tore col consumatore, per cui alti sa- . lari equivale ad alti consumi). E' insomma un sistema che funziona ad alto livell'?, 1~ : cui._garanzia è n~ll'uniforBiblioteca Gino BiancG marsi dei vari gruppi sociali interessati ai « valori » sopra esposti. Il Prof. Arrington ha esaminato l'in~ tervento statale nei vari settori : legislazione antimonopolistica e regolamentazione delle grandi imprese (Sherman Antitrust Act, Clayton Act e Securities and Exchange Act): di esse è stata rile!'" vata la idoneità a reprimere i casi piu scoperti di concentrazione monopolistica, ma, d'altra parte, l'insufficienza · a garantire un regime concorrenziale. L'intervento governativo nell'agricoltura, rivolto a curare i mali cronici di un settore da decenni esposto al peri,. colo di crisi contro le quali neppure attualmente si è trovata una soddisfacente soluzione. E il carattere continuo e diffuso dei diversi interventi statali modifica la rappresentazione dell'ecolllOmia americana come economia decentrata. Dopo aver esaminato le alterne fasi di sviluppo e recessione del primo trentennio <;lei secolo, il prof. De Maddalena a sua volta si è soffermato sulla grande crisi del '29, rilevandone le cause negli eccessivi investimenti nei settori dell'industria automobilistica e - dell'edilizia, con assorbimento di capi~ tali che mise in crisi altri settori ed il sistema bancario. Nonché nel dilagare delle speculazioni sui soli titoli, ind~- pendentemente dalle reali condizioni delle società,. finché si giunse al punto di rottura dell'equilibrio. Dall'esame di questa e di altre crisi minori, si può dedurre che esse sono inevitabili in un sistema capitalistico, anche se l'affinamento delle scienze economiche ed •il perfezionarsi degli stabilizzatori automatici le possono rendere meno . vio... lente.· Per quanto si riferisce alle. riforme ro0sveltiane del New Deal, sebbene esse abbiano accentuato l'interventismo statale, non hanno· modificato la struttura capitalistica del sistema; si. tratta infatti di un intervento dello Stato. ·iri- . .

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==