Politica estera di Belgrado 1107 diritto del popolo tedesco a decidere del suo futuro. Posizione che di lì a poco doveva essere abbandonata persino dal Dipartimento di Stato e da Adenauer. Si è 'puntato tutto sul problema del disarmo, e per la Germania non è uscito nulla di elaborato. Se a ciò si aggiungono i cattivi rapporti con ambedue le Repubbliche tedesche 1 , ci si può rendere conto facilmente perché la Jugoslavia sia stata superata dall'interessante iniziativa diplomatica polacca e perché la sua posizione si oggi· piu laterale di quanto ci si potesse ragionevolmente attendere a proposito della Germania. D'altra parte l'o·ffensiva diplomatica sovietica sembra avere un po, imbottigliata la Jugoslavia nella tensione di frontiera con Albania e Bulgaria; contrasto di proporzioni locali, tanto che giustamente il presidente Tito parla « della piu volgare specie d'irredentismo della marca dei Koburgo e degli Zogu » 2 • Sfuggirebbe la vera portata delle difficoltà di tutta una politica, se ci si appagasse di un semplice accenno ad alcune assenze della politica estera di· Belgrado. In discussione è l'intero disegno politico di un gruppo di paesi, combattuti tra la fame di crediti occidentali, le naturali simpatie filosovietiche in funzione anticoloniale, la varietà tlegli hinterland ideologici e lo scetticismo delle grandi potenze. Per ora si può dire~che queste contraddizioni minacciano da vicino una nobilissima unità basata sulla opposizione ai blocchi militari. Le forze che intendevano sostenere un ruolo di mediazione sono a questo punto accantonate e poco valgono a richiamarle in vita interminabili raids propagandistici. E' ancora presto per misurare la portata di questa crisi. Trovandoci a scrivere della Jugoslavia, noteremo che per essa la politica estera rappresentata, comunque, il tallone d'Achille. A un anno circa dalla ripresa della polemi.ca che oppone la Jugoslavia•all'URSS, alla Cina e agli al~ri paesi dell'Europa orientale, alcune osservazioni comparate vengon naturali. Ci si trova a fare i conti con molte novità rispetto al conflitto del 1948-49. Allora Stalin si proponeva di rovesciare la situazione interna, puntando sulla Repubblica piu · esposta, la Macedonia; la polemica correva tra Belgrado e Mosca, e il 1 La Repubblica Federale tedesca ha interrotto i rapporti diplomatici con la Jugoslavia quando Belgrado ha riconosciuto la Repubblica democratica tedesca (1958). A sua volta Pankow intrattiene oggi freddissimi rapporti con la FNRJ, e ha voluto sospendere la sua quota-parte di crediti per la costruzione di un combinat di alluminio. 2 Dal discorso pronunciato da Tito a Zenice il 12 ottobre 1958, « Borba >>, Belgrado 13 ottobre 1958. I . Bi. lioteca Gino Bianco
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