Enzo Collotti stesso sulla maturità della classe operaia, rischia di alimentare gli interessi particolaristici delle ·singole imprese proprio mentre più necessario sarebbe qui lo sforzo intenso e coordinato degli strumenti di pro-· duzione. L'arretratezza si rivela quindi remora allo sviluppo dell'autogestione sotto un duplice profilo: in quanto crea co11dizioni obiettive e soggettive negative per la gestione operaia e perché quest'ultima non è di per sé sufficiente a porre le premesse per il .suo pieno ed efficiente funzionamento. Ecco quindi un altro aspetto che mette in luce le basi diverse sulle quali si pone il problema della valutazione dell'esperimento della ge~tione operaia a seconda che si tratti dell'una o dell'altra regione del paese. Ma a parte questi elementi di diversificazione interna, dalla creazione dei consigli operai sca~riscono esigenze di carattere generale che concorrono a caratterizzare meglio la natura di questa esperienza. Va notato . a questo_proposito che i dirigenti jugoslavi sono pienamente consapevoli ~ella provvisorietà dei suoi risultati e della necessità di superarne i limiti. È unanimemente avvertita ad esempio l'esigenza di risolvere in .modo sempre piu soddisfacente il problema chiave di tutto l'esperimento, quello da cui dipenderà la trasformazione dei consigli operai da orga- .nismi di partecipazione alla gestione, quali in parte sono ancor oggi, in veri e propri organismi di gestione autonoma : vale a dire al problema della ripartizione del prodotto sociale, che investe il problema stesso dei salari e della partecipazione dei lavoratori al reddito dell'impresa. È significativo che il primo congresso dei consigli operai te~uto a Belgrado nel 1957(25-28 giugno), nel quale per la prima v9lta sono state confrontate su base nazionale le esperienze e le opinioni dei membri dei consigli operai, ab~ia visto scaturire l'unanime richiesta di una maggiore auto~omia dei consigli proprio sotto forma di un maggiore margine di libertà nella distribuzione del reddito .delle imprese, ossia di una più libera disponibilità dei fondi. Sintomo questo interessante della porzione di potere rivendicata dai consigli e della resistenza che essi oppongono alla denunciata pressione amministrativa, ancora sufficiente-- mente forte, grazie anche a una non perfetta delimitazione di competenze, che favorisce le interferenze delle Comuni nelle imprese anche al di là dei limiti legittimamente consentiti. Un'altra delle istanze avanzate dal Congresso dei consigli operai riguarda appunto una migliore definizione dei rapporti tra la Comune e le imprese, ossia un c0Jlegamento piu intenso che consenta anche una partecipazione piu attiva degli otgani della gestione operaia alla gestione economica della Comune. Interessanti ai fini _diprefigurare la direzione verso la quale si orienta il • . 6iblioteca Gino Bjanco
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