Al di là della coesistenza fitto capitalistico, formazioni oligopolistiche o protette dallo Stato possono ancora trovare accorgimenti per superare gli ostacoli che il sistema crea all'ordinato sviluppo economico: quanto alla partecipazione politica delle classi escluse, però, i rapporti sociali esistenti non la consentono altro' cl1e come mistificazione. 'In questo senso in tutti ~ paesi organizzati capitalisticamente urge oggi un rivolgimento socialista, come alternativa di potere corrispondente alle esigenze di tutto il mondo contemporaneo, e non di una sola parte di esso. Efficace come esempio e aiuto concreto per molti popoli semicoloniali, la politica di blocchi e di· « ragion di Stato» perseguita dalla Unione Sovietica sembra d'altra parte aver rappresentato molte volte un ostacolo, fino a ieri, allo sviluppo del movimento delle classi lavoratrici nei paesi industriali piu avanzati. E soprattutto ha fatto danno alla espansione di questo movimento l'estrema tensione di tipo produttivistico e strategico esistente fra i due contendenti mondiali. Ecco perché pensiamo che ogni minore radicalizzazione tra i blocchi, ogni sdrammatizzazione del contrasto internazionale, sia propizia a un progresso socialista : forse con qualche momentaneo « rischio » interno alla rigidità del sistema sovietico (come sembra suggerire l'esperienza del 1956) ma con un respiro mondiale capace di rimettere in modo, molte situazioni cristallizzate dalla paura, dalla disciplina, dalla contrapposizione fra Stato e Stato. Cos1 si ritorna, dal nostro insistente richiamo ai massimi problemi, di nuovo al livello della politica in atto. Anche la logica di significato globale per il mondo contemporaneo, che ha attirato la nostra attenzione, ci appare nello stesso tempo condizionante e condizionata dalle scelte politiche piu r~vvicina.te. Essa· stenta a dispiegarsi e ad operare, fino a che non esistano condizioni sufficienti di comprensione, di dialogo, di scambio fra gli attuali blocchi. Ciò che viene a confermarci la complementarità fra i due livelli: l'uno di ricerca intellettuale e scientifica che operi per individuare tendenze di fondo, eludere pregiudizi e mistificazioni, l'altro di considerazione ed azione sui dati piu prossimi. La fiducia in q.uesta complementarità, che è poi garanzia di un operare consapevole, ci fa rifiutare· la facile tesi secondo la quale pteoccµparsi dei termini · immediati della « gara » in atto, dedicare tutte le energie alla conquista di migliori posizioni di forza, sarebbe il solo compito concreto dei governati dei due blocchi. A meglio guardare non si apre su. quella via alcuna prospettiva a lunga scadenza, che non sia quella di una guerra devastatrice .. E dunq~e, per ritornare a dirla col Mills, abbandonando Biblloteca Gino BiancQ
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