Enzo Collotti tori per far valere la loro• facoltà di sospendere l'esecuzione delle decisioni dei consigli e dei comitati di gestione, ciò tuttavia non permette ancora di trarre alcuna conclusione a favore dell'ampiezza d'iniziativa lasciata ai consigli. Di per sé il fatto che i conflitti non siano frequenti non esclude che notevoli rimangano i limiti fissati dalle autorità centrali agli organi di autogestione, ma potrebbe significare piuttosto carenza d'iniziativa da parte di questi ultimi, che si conformano agevolmente alle disposizioni delle prime. Nel considerare la posizione di autonomia delle imprese non bisogna dimenticare neppure qual'è la posizione giuridica dei collettivi di lavoro, ~ che non sono titolari di alcun diritto di propr1età, bensf soltanto lo stru- ·. mento, munito beninteso d'iniziativa propria, di gestione della proprietà sociale. Essi godono bens1 di talune facoltà tipiche del titolare del diritto di proprietà, ma soltanto nei limiti in cui ciò sia strettamente necessario al normale funzionamento dell'impresa, la quale evidente- -mente assume una configurazione totalmente diversa da quella dell'impresa capitalistica. L'impresa jugoslava, ad esempio, non può alienare i mezzi di produzione che in casi del tutto eccezionali, ma in questa eventualità è tenuta a destinare il ricavato dell'operazione al fondo di ammortamento. Il normale funzionamento dell'impresa è assicurato in primo luogo dal direttore, il quale è rasponsabile dinanzi all'organo pubblico che ne stabilisce la nomina. Inoltr~ l'impresa non è interamente libera né nella fissazione del suo piano di attività né nella fissazione dei salari né nella ripartizione degli utili. Il piano economico dell'impresa. è fissato dai suoi organi di autogestione, le cui decisioni sono però soggette all'approvazione del competente organo pubblico, çhe può imporre la modifica del piano. La ripartizione degli utili avviene per disposizione degli organi pubblici. Infi11e la fissazione- dei salari è soggetta a una procedura che implica nqn soltanto l'accordo con il sindacato, ma anche l'approvazione dell'organo comunale comp~tente. Non ultima limitazione imposta all'attività di gestione dell'impresa è quella relativa alle sue operazioni finanziarie, che si risolve in uno stretto ed efficace controllo da parte delle banche statali. Le imprese possono svolgere le loro operazioni soltanto per il tramite delle banche, le quali controllano l'applicazione delle disposizioni finanziarie e l'esecuzione degli obblighi a carico della impresa, usufruendo della facoltà di bloccare i fondi dell 'i~presa stessa, ciò che rappresenta un mezzo di controllo e di pressione praticamente infallibile. Il sistema cos1 delineato non si può considerare definitivo; abbiamo già detto che si tratta di sviluppi ancora in fase sperimentale, che subiBiblioteca Gino Bianco
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