Passato e Presente - anno II - n. 8 - mar.-apr. 1959

Gestione operaia . mentre non costi~iscono l'elemento· più positivo del contributo jugoslavo all'approfondimento della teoria socialista non sembrano neppure sostenute da una valida necessità e ragione politica. Non occorre ripetere infatti la constatazione anche troppo ovvia che il decentramento delle funzioni statali non _c_omporta di per sé l'estinzione dello Stato ma appunto una limitazione della sua sfera di attività e di influenza, cos1 come la gestione sociale dei mezzi di produzione non fa scomparire il diritto di proprietà, e sia pure della proprietà sociale, che, presup-- pone sempre il titolare del diritto stesso, che nel caso specifico non può non essere la società, indifferente come poi in concreto essa eserciti tale diritto; questo sembrano ammettere anche gli ultimissiini testi legislativi jugoslavi iri materia, nei quali, ferma restando la proprietà sociale dei mezzi di produzione, si riconosce alle singole organizzazioni economiche un diritto di uso dei mezzi di produzio,ne stessi. ~a differenza tra la società capitalistica e quella socialista consiste infatti nella diversa struttura dei rapporti di proprietà dei mezzi di produzione, e quindi dei rapporti di produzione, non già nella sc~mparsa, inconcepibile, del diritto di proprietà come tale. · Piena validità conserva invece a nostro avviso, almeno nei limiti della realtà jugoslava, la constatazione fondamentale dalla ,quale prese le mosse il nuovo orientamento del sistema socialista: ossia' il rifiuto dei sistemi centralizzati come strutture burocratizzate fini a se stesse, e la loro accettazione in quanto strumenti limitati nel tempo e nelle condizioni, utili « nella misura in cui aboliscono i vecchi rapporti di sfru,ttamento e creano .le condizioni elementari, materiali e politiche, d~llo sviluppo di nuovi rapporti, dei rapporti socialisti » (Kardelj). La socializzazione dei mezzi di produzione non è altro, quindi, che il punto di partenza per il libero sviluppo della società socialista, grazie al principio dell'autogoverno dei lavoratori. Questo sistema fa perno sulla Comune, l'unità politico-amministrativa di base, che è al tempo stesso un organismo ec~nomico direttamente interessato a sviluppare le forze produttive rientranti nel suo ambito territoriale, e collateralmente sui consigli operai e sugli altri organismi di autogestione, nel campo culturale, sanitario e degli organismi di protezione sociale. La gestione operaia si inserisce quindi non soltanto nei rapporti di produzione in senso stretto, come strumento tecnico di amministrazione aziendale, ma anche e soprattutto nel quadro dei rapporti politico.- costituzionali, e non soltanto in quanto astratto e generico principioguida ispiratore del regime politico, ma quale espressione concreta del1'autogestione dei produttori dell'economia, che attribuisce· ai lavo- • I Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==