Le idee della Resistenza zionale aveva fatto confluire nella Resistenza numerosi gruppi delle vecchie classi dirigenti, ciò fu si «indice della profondità e della ampiezza raggiunte dalla Resistenza, ma fu anche la causa .dei suoi contrasti e delle sue . remore interne ». VIII. - I cattolici. Non abbiamo finora parlato _dei cattolici. I cattolici non hanno prodotto un pensiero politico antifascista che possa es~ere.messo alla pari -di q~ell~ giellista o comunista. A leggere, ad esempio, 11 volume che raccoglie 1 principali scritti di De Gasperi durante il fascismo, I cattolici dall'opposizione al governo 1 , è difficile sfuggire all'impressione che, se il governo fosse premio alla originalità e al mordente del pensiero politico, i cattolici meritavano di rimanere ancora per lunghi anni all'opposizione. Non bastano, a smentire questo giudizio, scrittori vivaci e coraggiosi, come Giuseppe Donati e Francesco Luigi Ferrari, il primo dei quali, quando Mussolini si presentò alla Camera dopo il 28 ottobre, voleva tornare a cospirare « con passione garibaldina e mazziniana, con la passione della mia stirpe, cristiana e repubblicana » 2 ; e il secondo denunciava con forza, nel solco di una sincera accettazione delle strutture fondamentali dello stato liberale, la collu- · sione fra la chiesa e il fascismo 3 • Sturzo fin dal congresso di Torino del 1923 del partito popolare fece appello alla « tradizione piu sana del nostro Risorgimento»,. e in uno dei primi discorsi fatti in esilio, nel 1925, parlò della « attuale battaglia per la libertà come un secondo Risorgimento >> 4 • Nel volume L'Italia, e l'ordine internazionale, pubblicato a New York nel 1944, in un excursus sulla storia d'Italia, egli fa largo uso di simili espressioni. Ma l'equivoca rivendicazione di libertà propria della tradizione democratico cristiana (nello Stato risorgimentale, scriveva Sturzo, « la libertà era per la borghesia, ma non per il popolo né per la Chiesa >> 5 ), rendeva arduo un originale ripensamento della storia dell'Italia contemporanea, e portava a giudizi eclettici e poco morde.nti sul fascismo. Va anche detto che un vero dibattito fra antifascisti cattolici e non cattolici non vi fu, sia per disabitudine degli uni e degli altri, sia perché gli antifascisti democratici, socialisti e comunisti non mostrarono di prendere in seria considerazione l'ipotesi che sarebbe stato il partito cattolico la 1 Bari 1955. 2 Cit. da G. Ross1N1, op. cit., p. 43. 3 F. L. FERRAR!, L'Azione cattolica e il « regime », Firenze 1957, in cui è ripubblicato anche l'Appello ai parroci d'Italia, redatto nel 1931 e diffuso in Italia a cura di GL. 4 Cfr. L. SALVATORELLI, in Il secondo Risorgimento, cit., p. 108; A. MARAZZA, r cattolici e la Resistenza, MLI, n. 43 (luglio 1956), p. 4. 5 L'l talia e l'ordine internazionale, cit., p. I I 8. · ., Biblioteca Gino Bianco
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