Le idee della Resistenza originale, anche se non da tutti veniva acquistata piena coscienza di tale • ' 1 nov1ta .. Il Giuntella 2 si è sforzato di ricostruire il clima che, nei lager tedeschi, portava gli internati italiani a trasformare la «leggenda» del Risorgimento in una idea-forza; e ha individuato alcuni motivi eterogenei, dall'equiparazione fra i. tedeschi di oggi e gli austriaci di ieri come simbolo di barbarie, alla fratellanza degli italiani coi polacchi e con tutti gli altri popoli oppressi dalla stirpe teutonica; dai ricordi scolastici, ai cori del N abucco e dei Lombardi 3 ; dalla fierezza dell'esiliato politico, alla sensazione che, pur nella disgrazia, l'Italia ritrovava il suo posto accanto ai popoli d'Europa. In alcuni si manifestava il desiderio di un « ritorno alle origini >> che raddrizzasse un cammino finito. non casualmente nel baratro; e la nostalgia di una antica tavola di valori si confondeva con la spinta a trapassare oltre tutte le esperienze compiute. Un atteggiamento di questo tipo si poteva già cogliere (facciamo un esempio fra i molti) in due documenti stilati da un gruppo di giovani, in maggioranza combattenti, che, tentato. invano di prender contatto con l'antifascismo organizzato, vollero ugualmente affermare la loro presenza pubblicamente (se cos1 può dirsi di un documento cla_ndestino) 4 • In essi la volontà, risolutamente afiermata, di una « radicale rivoluzione sociale » e non di una semplice « rivolta antifascista», si appoggiava ad un acceso idealismo politico, alla « religione della libertà » (ma non quella « illusoria prefascis~ta»), al senso della « gloriosa fatica comune del Risorgimento >>: e c'era l'invito ad appendere ai muri i ritratti di Mazzini e di Cavour, e ad insegnare ai figli l'inno di Garbaldi. . Dopo 1'8 settembre la spontaneità di certi motti e parole d'ordin·e risorgimentali (bastone tedesco Italia non doma, inni di Garibaldi e di Mameli, ecc.) si incontrò con i risultati della elaborazione del pensiero politjco antifascista: e il « secondo » o « nuovo >> Risorgimento (la parola « Resistenza», di origine francese, si affermò in Italia a cose fatte) divenne un termine di largo uso, ma, proprio per questo, atto a coprire atteggiamenti ancor piu svariati o contrastanti di quelli che erano stati propri delle preesistenti correnti antifasciste. Il generico, ma indubbiamente stimolante~ richiamo alle 1 Gli ufficiali di carriera che parteciparono alla Resistenza possono considerarsi il· caso limite della continuità pre e post 8 settembre: vedi, ad esempio, la lettera del capitano Franco Balbis, tutta fondata sulla convinzione della perfetta identità fra il dare la vita per l'Italia in Africa e il darla ora contro tedeschi· e fascisti (Let..: tere dei condannati a morte della Resistenza italiana, Torino 1952, pp. 42-43). 2 Op. cit. a nota 9 a p. 851. . 3 .G. CARocc1racconta dej cori verdiani che si levavano dalla tradotta dei prigionieri al passaggio del Brennero (Il campo degli ufficiali, Torino ~954, p. 46). 4 Agli Italiani (novembre 1941) e. Ai migliori degli Italiani (agosto 1942), ripubblicati poi sul « Bolle.ttino >> n. 1-2 (gugno-luglio 1943) del Movimento « Popolo e Libertà >>. · . . Biblioteca Gino Bianco
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