Le idee della Resistenza giovato in questa direzione; e anche giovò il già ricordato libro dell'Omodeo, che raccoglieva le lettere degli uffi~iali combattenti, cercando di ricostruirne una umanità più ricca e contraddittoria di quella canonizzata e oleografica. · Sia, dunque, per derivazione diretta dagli ultimi fili della tradizione prefascista, attraverso fortunati incontri nella scuola o, per alcune élites, attr_averso piu diretti e precisi canali 1 , sia per spontanea reazione alla grossolanità dell'insegnamento fascista, nacque in alcuni giovàni la spinta a riscoprire un Risorgimento piu schietto, come uno dei punti sui quali far leva per trarsi dalle secche fasciste. Influi su questo atteggiamento il fastidio per il bolso romanesimo del regime·: non di Cesare si desiderava infatti sentirsi figli, ma di quegli uomini che, cento anni prima, avevano tentato di fare dell'Italia un paese moderno e civile 2 • Di fronte al nazionalismo fascista, sorgeva la esigenza di riporsi il problema dei rapporti fra nazionalità e libertà, andando a verificare cosa avevano davvero pensato al riguardo gli uomini del Risorgimento, soprattutto Mazzini, che i fascisti facevano di tutto per tirare dalla loro. Di « tradimento di Mazzini >> avrebbe allora parlato chi, come ad esempio il Capitini cosi poco tenero verso il Risorgimento patriottardo, vedeva nel genovese colui che invano aveva riproposto ai distratti italiani il problema della riforma religiosa, nella cui mancanza _tutta una tradizione individuava una delle tare dell'Italia moderna 3 Dal Risorgimento provinciale, cui era stato assegnata da De Vecchi come., termine a· quo l'impresa di Pietrò Micca, si veniva respinti, con l'aiuto dei migliori . studiosi non clandestini c_ome,oltre l'Omodeo il Maturi 4 , al Risorgime~to che aveva significato il reingresso dell'Italia nel circolo della vita culturale, politica ed economica d'Europa. Un Risorgimento, insomma, che poco quadrava con il fascismo autarchico e corporativo. La pubblicazione da parte di Giaime Pintor del Saggio sulla Rivolu- . 1 Vedi, ad esempio, ril saggio di G. SoLARI, Aldo lvf.autino nella tradizione culturale torinese da Gobetti alla Resistenza (premesso ad A. MAUTINO, La formazione della filosofia politica di Benedetto Croce, Bari 1953). 2 Ricordiamo un interessante articolo, con accenni autobiografici, di G. LEVI, La scuola fascista e la gioventù, SO, . II (1942), pp. 207-11. « Noi non ci vantiamo», scriveva nel ;r934 la. madre di un antifascista della generazione di mezzo, « di essere una fedele _copia degli antichi romani - Dio ci liiberi! - ma sappiamo essere degli autentici italianii, di quegli italiani che nel '48 seppero . soffrire e morire per il bene della Patria » (E. Rossi, Lettere ad •Ernesto, Firenze 1958, p. IOI ). . 3 Cfr. A. CAPITINI, Un'esperienza religiosa dell'antifascismo, MLI, n. 33 (novembre 1954), pp. 60-4. 4 Si può fare un confronto fra le voci Risorgimento dell'Enciclopedia italiana e del Dizionario· di politica (edito dall'Istituto dell'enciclopedia in collaborazione col partito fascista): scritte entrambe dal Maturi, la prima, problem_atica, si colloca bene nella tradizione liberale;. la seconda è i~vece espositiva e anodina. B.iblioteca Gino Bianco
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