Passato e Presente - anno II - n. 7 - gen.-feb. 1959

Le idee della Resistenza solo « nella misura in cui riesce a càpire la gravità degli errori in cui cadde ». Fra il patto tedesco-sovietico del 1939 e l'attacco di Hitler all'URSS corre uno dei periodi piu travagliati e confusi della storia dei partiti comunisti occidentali. L'elaborazione ideologica, che aveva sempre voluto accompagnare con baldanza tutte le svolte, in quei due anni si fa incerta e segna il passo, racchiusa in un arco che ha al suo inizio la tesi (echeggiante le vecchie posizioni leniniste del 1915-18) che si tratta di guerra meramente interimperialistica, e al suo termine l'altra, che l'aggressione all'URSS ne ha modificato la natura, trasformandola nella « piu giusta di tutte le guerre » 1 • Il partito comunista italiano, nelle testimonianze che abbiamo potuto esaminar~ ai fini della nostra ricerca, partecipa di questa incertezza, pur non deflettendo dalla opposizione di principio al fascismo. Si ha l 'impressioné che certi motivi v~ngano come tenuti in caldo, in attesa di tempi migliori: ad esempio, quello del vassallaggio di fronte all'imperialismo tedesco, che dà sempre motivo a citazioni di Garibaldi e degli altri « padri del Risorgimento »; o l'altro dell'indipendenza della Grecia, ·per cui morirono Santorre di Santarosa e i garibaldini italiani; o perfino quello, alla vigilia ormai del giugno 1941, della « tradizionale amicizia» con l'Inghilterra, che ci aveva aiutati nel Risorgimento e aveva dato generosa ospitalità a Garibaldi e a Mazzini 2 • Erano discorsi d'occasione. Ma fra il 1941 e il 1943 passarono due anni che permisero al partito comunista italiano çli presentarsi all'inizio della Resistenza senza dover rimettere in discussione la parentesi 1939-41, e riattaccandosi direttamente a quanto in tutti gli anni antecedenti esso era venuto elaborando . ._ V. - Il Risorgimento e i giovani del ventennio. Le opinioni che abbiamo finora esaminato sono opinioni di vertice, elaborate fra le ristrette élites antifasciste rimaste in patria e, soprattutto, fra i fuorusciti. Ma la Resistenza non scaturì dal solo fµoruscitismo, bens1 dall'incontro di esso con gli italiani eh~ mai avevano varcato i confini e· che, pure, non giunsero impreparati all'8 settembre del 1943. Altro discorso sarebbe dunque da fare sulle reazioni e su i ferme:11-tcihe l'accaparramento . fascista di tutta la storia d'Italia suscitò fra i giovani nati sotto il fascismo e privi, fino al 1943, di contatti con l'antifascismo politicamente organizzato . . · . Sarebbe un di~corso da inquadrare in quello .piu ampio su di una genera- · 1 Vedi, ad es., l'editoriale La, disfatta dell' hitlerismo libererà l'Italia e assicurerà il. suo avvenire, che commenta l'aggressione all'URSS, in SO, I (1941), pp. 89-96. 2 Vedi, ad es., l'Appello del Comitato centrale del PCI del 16 maggio 1941: SO, I ·(1941), pp. 103-4. 57 Biblioteca Gino Bianco \

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