Le idee della Resistenza ad oggi sia stato fatto dalla intellettualità piccolo borghese e dalla piccola borghesia radicale per darsi una posizione politica autonoma, assumendo essa la direzione di tutto il movimento antifascista»: contro tentativi di tal genere la replica dei comunisti non poteva mai essere troppo dura. L'ideologia dei « nuovo Risorgimento» è vista da Togliatti come stru- · mentale rispetto all'ambizione politica di GL. Già nell'articolo di commento ai patti lateranensi Togliatti aveva parlato del «Risorgimento» e della « Terza Italia» come ideologia autonoma che la borghesia italiana aveva tentato di darsi, peraltro con meschini risultati 1 • Ora scrive che « la dissoluzione del mito del "Risorgimento" nazionale è uno dei risult~ti cui era già arrivata la critica storica ·piu spregiud~cata. Nella propaganda di "Giustizia e Libertà " il mito viene restaurato in pieno, e nella sua foi;ma ' ~ piu pacchiana, nella stessa forma, del resto, in cui lo si trova, col ma~chio di dottrina ufficiale, nei " libri di Stato " del fascismo per le scuole elementari. Il "Risorgimento" è, per il piccolo borghese italiano, come la fanfara militare per gli sfaccendati. Fascista o democratico, egli ha bisogno di sentirsela squillare agli orecchi, per credersi un eroe. Il " Risorgimento " italiano" è stato - siamo tutti d'accordo - un movimento stentato, limi .. tato, rachitico. Le masse popolari non vi partecipano. I suoi eroi sono figure mediocri di uomini politici di provincia, di intriganti di corte, di intellettuali in ritardo sui loro tempi, di uomini d'arme da oleografia. Ma tutto' questo non è stato un caso, tutto questo ha avuto una ragiòne ». E la ragione sta nel fatto che la borghesia italiana, non avendo voluto risolvere il problema della terra e della distruzione totale della feudalità, non poté essere conseguentemente rivoluzionaria « per la paura che il suo potere venisse travolto prima ancora di essere saldamente instaurato ». Ma appunto perciò, prosegue Togliatti, « è assurdo pensare che vi . sia un " Risorgimento " da riprendere, da finire, da fare di nuovo, e che questo sia il compito dell~antifascismo democratico». Infatti, il capitalismo italiano è ormai divenuto imperialismo, è nata la moderna lotta di classe e i contadini si trovano di fronte proprio la borghesia risorgimentale, reazionar~a oggi come ieri. « La tradizione del Risorgimento vive quindi nel fascismo, ed è stata da esso sviluppata fino all'estremo. Mazzini, se fosse vivo, plaudirebbe alle dottrine corporative, né ripudierebbe i discorsi di Mussolini su " la funzione dell'Italia nel mondo ". La rivoluzione antifascista non potrà essere che una rivoluzione " contro il Risorgimento" , contro la sua ideologia, contro la sua politica, contro la soluzione che esso ha dato al problema dell'unità dello Stato e a tutti i. problemi della vita nàzionale .. Le questioni che il Risorgimento, come rivoluzione borghese, non ha risolto, dovranno essere risolte contro la classe che fu protagonista. del ~ ERCOLI, Fine della q'l!estione romana, SO, III (1929), p. 128. Bit?lioteca Gino Bianco
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